Halloween a Cagliari è come Carnevale: “Tutte le bambine vogliono vestirsi da streghe”

Zucche, mantelli neri, forconi e mascherine spariscono dagli scaffali dei negozi di giocattoli. Paolo Cortesi: “Ormai è una festa non solo per i morti, anche i genitori sono felici di divertirsi. Il giro d’affari è molto buono”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Zucche ma non solo: anche forconi, mascherine, scheletri. Halloween boom anche a Cagliari, tutti pazzi per “dolcetto o scherzetto?”. E il business c’è anche per i negozi di giocattoli. Paolo Cortesi, a capo di una delle attività commerciali più famose della città, in via Cocco Ortu, lo sa benissimo: “I bambini stanno recependo bene il discorso di Halloween, per loro ormai è come un Carnevale, tra vestiti, doni e dolci. Anche i genitori riscoprono la festa che non è più solo per i morti”, dice Cortesi, “in molte zone della Sardegna è fortemente sentita, ora finalmente anche da noi a Cagliari”. Nell’Isola, però, vige la “guerra” tra Halloween e Is Animeddas: “Halloween arriva da fuori, è stato reso più frivolo per i bimbi che possono vestirsi e truccarsi senza spendere molto, per un abito vanno via diciannove euro, e non oltre sei euro per i vari accessori”.
“C’è anche chi acquista le bombolette per disegnarsi la faccia, poi ci sono le coroncine e gli altri oggetti a tema”, osserva il negoziante, “il giro d’affari è uguale a quello dell’anno scorso” ed è positivo. “Le bambine vogliono vestirsi da streghe, con l’abito in merletto nero e anche la cuffia nera”.


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