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Ombrelloni, spesso, ma anche lettini e sedie. La “caccia” al posto libero nelle spiagge della Sardegna inizia anche prima dell’alba, quando arrivano i “furbetti” delle attrezzature segnaposto. Pur di garantirsi una porzione di arenile libera, in tanti piazzano sdraio e parasole quando ancora è buio, arrivando in spiaggia solo dopo qualche ora. Dopo le lamentele e i casi di litigio tra bagnanti (che hanno anche visto l’intervento delle Forze dell’ordine) arriva la proposta del Comune di Alghero: vietare l’occupazione di tutte le spiagge isolane 24 ore su 24. Non solo dall’imbrunire all’alba, come prevede l’attuale ordinanza regionale, ma anche di giorno. “Sono sempre più numerose le segnalazioni che pervengono agli uffici comunali in ordine alla cattiva abitudine di occupare con ombrelloni, sedie e lettini, porzioni di spiaggia libera da parte di coloro che per assicurarsi un posto, lasciano per ore incustodite le attrezzature da spiaggia. L’amministrazione comunale di Alghero condanna il malcostume, diffuso anche in altre località turistiche della Sardegna, dei bagnanti che si appropriano indebitamente di spazi di arenile”.
Da qui la proposta del Comune guidato dal sindaco Conoci: “Seppur non in totale contrasto con quanto ad oggi stabilito dalle norme ed in particolare dall’ordinanza balneare della Regione Sardegna, i comportamenti denunciati denotano scarso rispetto dei diritti altrui di fruire liberamente delle spiagge, evidenziando, peraltro, scarso senso civico. L’ordinanza della RAS, infatti, pone tra i divieti quello di non occupare gli arenili liberi con attrezzature da spiaggi oltre il tramonto e fino all’alba. L’amministrazione intende porre un argine a questa brutta abitudine, proponendo all’assessorato regionale degli Enti Locali una modifica all’ordinanza balneare che vieti tali occupazioni anche durante le ore diurne, consentendo l’applicazione di regole uniformi su tutto in territorio regionale. L’obbiettivo è quello di reprimere la pratica del cosiddetto ‘ombrellone selvaggio’ e di tutelate i frequentatori delle spiagge libere da ogni forma di abuso”.