Gonnesa, la dura protesta delle partite Iva: “Solo spese, non riapriamo i negozi”

Decine tra baristi, estetisti e parrucchieri consegnano le chiavi delle loro attività al Comune: “Dopo due mesi senza il becco di un quattrino dovremmo ripartire con regole non chiare: lo Stato e la Regione ci impongono costi, azzerateci le tasse per un anno”


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Clamorosa protesta di decine di lavoratori di Gonnesa. Nel primo vero giorno nel quale era possibile far ripartire le attività, c’è chi ha consegnato la chiave della sua attività commerciale direttamente al Comune. Tutti lavoratori con partita Iva che, dopo due mesi di lockdown, hanno scelto di non ripartire “perchè abbiamo paura. Le regole non sono definite e chiare, alcune sono assurde e ci impongono ulteriori costi”, questo il senso della lettera spedita alla redazione di Casteddu Online. Ecco, di seguito, il testo: “Dopo due mesi di lockdown, senza incassi, senza il becco di un quattrino, costretti comunque a dover pagare le bollette, affitti, dovremmo dunque essere felici di riavviare le nostre piccole o meno piccole attività, dovremmo tornare ad essere le invidiate e vituperate partite Iva. Ci ritroviamo, invece, con la paura di ripartire in una condizione di assoluta incertezza, con delle regole certo da rispettare, anche se appaiono non pienamente definite e ben chiare, alcune addirittura paradossalmente assurde che, non proponendo soluzioni positive e agevolate, ci impongono ulteriori costi a fronte delle sopraggiunte evidenti perdite, richiedendo investimenti che non siamo in grado di sostenere, né tanto meno anticipare. Un anno lavorativo ormai compromesso, durante il quale l’unica certezza saranno incassi dimezzati, controlli pressanti sul rispetto delle regole imposte, ulteriore burocrazia e caos nei vari gradi dei rapporti istituzionali”.

“Lo Stato, il Governo e la Regione, che ci dovrebbero guidare in questo percorso, sanno invece imporci solo ed esclusivamente costi economici finanziari e operativi. Ecco dunque, puntualmente e inesorabilmente confermata la scarsa attenzione per le partite Iva, un nome che ci mortifica e spersonalizza. Urge invece e chiediamo a gran voce: azzeramento di contributi e tasse statali e regionali di ogni ordine e tipo per l’intero anno (nel piccolo, il nostro Comune di Gonnesa ha dato un segnale concreto e positivo a valere da esempio), le riaperture dovevano procedere con regole certe uguali per tutti, che garantiscono la nostra sicurezza, dei nostri dipendenti e dei nostri clienti, ma che non comportino insostenibili costi aggiuntivi; diventa irrinunciabile un sostegno economico/finanziario a fondo perduto, sostenuto con prestiti diretti dello Stato, da rimborsare in periodi lunghi, molto presso i venti anni, senza passare attraverso la (finta e interessata) burocrazia bancaria. A fronte di tale scarsa e sconsiderata attenzione per le problematiche delle Partite Iva che oggi dovrebbero e vorrebbero ripartire con le loro attivita produttive, commerciali e di servizio, e per sollecitare una immediata riconsiderazione delle difficoltà che ne bloccano ogni ripresa, simbolicamente consegniamo le chiavi delle nostre attività al Sindaco del nostro Comune, affinché voglia farsi portavoce delle nostre proposte e del nostro disagio, considerando anche il fatto che al seguito della chiusura delle Partite Iva si mettono in strada e in grandi difficoltà le famiglie che dal loro lavoro dipendono. Nella speranza che il nostro segnale non sembri minimamente carico di false e retoriche intenzioni che certamente non competono alla drammaticità delle storie che stiamo vivendo oggi e che tutti ci auguriamo di dimenticare presto.

Lettera firmata da: Alex Cafè, Ornella Bar dello Sport, Bar Gelateria Lo Zodiaco, Stabilimento balneare Sapore di Sale, Bar Caffetteria del Corso, Pasticceria Le Dolcezze, Ristorante Pizzeria L’Angolo, Locanda S’Anninnia, Agriturismo Villa Le Querce, Piedra del Sol, Centro estetico Simona, Parruccheria Silvia, Parruccheria Daniela, Nuovo look Maurizio, Non solo gas, Pizzeria Luckymoney, Pizzeria Frisia, Pizzeria Alex, Pastificio Pasta d’Autore, Gruppo Sanna, Fabbrica mascherine, Pablito’s Pub, Studio dentistico Dott. Paolo Puddu.


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