Oggi a Cagliari, l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano e l’Assessore del Turismo Francesco Morandi, hanno sottolineato la necessità di rendere la Sardegna una destinazione leader nel turismo sostenibile a livello mediterraneo ed Europeo attraverso un’azione sinergica tra i due assessorati. Avere un territorio costiero ed interno ad elevato pregio ambientale e paesaggistico è certamente la nostra più grande risorsa ma non basta per fare della Sardegna una destinazione turistica sostenibile. Lavorare sul miglioramento della qualità ambientale dell’offerta turistica è una passo fondamentale ed oggi possiamo far tesoro delle esperienze degli alberghi sardi che hanno deciso di investire sulla sostenibilità percorrendo la strada della certificazione ambientale più ambiziosa a livello europeo: l’Ecolabel UE.
Queste sono state queste le premesse della Conferenza Finale Regionale del progetto “ShMILE 2”, cofinanziato dall’Unione Europea con i fondi del programma “ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007/2013”, progetto di cooperazione transfrontaliera finanziatodall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo, organizzata dalla Conservatoria delle coste ed il Centro Servizi per le Imprese della Camera di Commercio di Cagliari, partner italiani del progetto.
ShMILE 2mira a ridurre l’impatto ambientale delle strutture ricettive in Francia, Grecia, Giordania, Tunisia, Egitto e Italia, attraverso l’adozione di sistemi di certificazione, come l’Ecolabel Europeo. Una visione innovativa del turismo che coniuga lo sviluppo del settore con un uso sostenibile delle risorse naturali.
Anna Catte Direttore dell’Autorità di gestione del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo, ha messo in evidenza che i progetti di cooperazione come ShMILE2, stanno creando un’importante occasione di crescita per i territori mediterranei, in particolare sul fronte della sostenibilità. Questi progetti si traducono in risultati importanti anche per la Sardegna che si candida a diventare una delle regioni italiane con il più alto numero di strutture ricettive certificate con l’Ecolabel Europeo, come ha sottolineato Raffaella Alessi, Referente del Settore Ecolabel per il Turismo dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che si occupa di rilasciare il certificato su tutto il territorio nazionale.
Buone notizie arrivano anche dalla Costa Azzurra attraverso la voce di Rémy-Antoine Conti della Camera di Commercio di Nizza, capofila del progetto ShMILE 2, dove anche lo storico Hotel di lusso Negresco di Nizza ha deciso percorrere la strada dell’Ecolabel Europeo trovando un immediato riscontro di mercato.
Investire sulla sostenibilità non è più una sfida ma un’esigenza che viene espressa dai turisti, sempre più attenti agli aspetti esperienziali della vacanza, come evidenziano le recenti indagini di mercato presentate da Antonio Usai, docente di marketing strategico all’Università di Sassari. Su questo fronte la Sardegna ha tutte le carte per posizionarsi sul mercato internazionale come “l’isola della qualità della vita” grazie alla valenza ambientale del territorio ma anche delle produzioni locali capaci di distinguersi per salubrità e genuinità. Partendo da queste premesse, Daniela Ducato di Edilana, ha richiamato l’attenzione su due parole chiave: innovazione ed eccellenza, aspetti imprescindibili per le imprese che hanno deciso di investire sulla sostenibilità, come quelle aderenti al Polo Produttivo per la bioedilizia “La casa Verde CO2.0” che raggruppa 72 aziende di cui ben 40 sono sarde.
L’esperienza degli albergatori che hanno deciso di intraprendere il percorso di certificazione è stata raccontata da Guglielmo Macchiavello, dell’ Albergo Diffuso Villa Asfodeli di Tresnuraghes, Rocco Meloni, dell’Hotel Baia Cea di Bari Sardo, Marina Cancedda del Luci del Faro di Calasetta e Silvia Sgarbossa dell’Hotel Le Torri di Arborea. Adempiere ai criteri Ecolabel non è stato facile per nessuno di loro ma, grazie all’assistenza tecnica della Conservatoria delle coste e della Smeralda Consuting srl e soprattutto al grande impegno degli imprenditori turistici è stato possibile mettere a sistema gli sforzi fatti in anni di lavoro.
Oggi presso queste strutture ricettive gli ospiti potranno trovare sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, conservazione ed il riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione, raccolta differenziata dei rifiuti migliorativa rispetto agli obblighi normativi, sistemi tecnologici di gestione degli impianti di climatizzazione; la proposta di pacchetti alternativi “barca a vela-bicicletta”, la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali. Inoltre, forte è l’impegno per la sensibilizzazione dei clienti volta ad una fruizione ecologicamente responsabile delle spiagge della Sardegna anche attraverso la diffusione dei materiali informativi messi a disposizione dalla Conservatoria delle coste.