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Conosce tutte le aiuole, le siepi e i prati di Terramaini a memoria, ormai, Gianluca Corpino, 49enne di Cagliari. Dal 2012 è uno dei giardinieri del parco e anche lui, purtroppo, si trova a dover fare i conti con stipendi che arrivano in ritardo. All’appello, adesso, mancano dicembre e gennaio. E anche febbraio, ormai, sta “scivolando” verso la fine: “Prendo 1200 euro al mese per fare sei ore e mezza, sei giorni su sette. Tutti i mesi ho spese da pagare, mi ritrovo a chiedere prestiti ad amici e familiari per andare avanti. Questa, purtroppo, è la realtà”, confida Corpino. “Convivo e ho tre figli: uno di quattro, uno di sedici e uno di diciotto anni. Quello più grande vuole andare all’Università, cercherò di accontentarlo facendo dei sacrifici visto che ha dimostrato di aver voglia di studiare, ma se non mi entrano i soldi ogni mese sarò in forte difficoltà. Spero che la situazione si sblocchi”, questo l’auspicio del giardiniere. I prossimi giorni, in tal senso, dovrebbero essere decisivi. Il Comune ha espresso il pieno appoggio ai giardinieri senza stipendio, ora spetta al privato far partire i bonifici.
“A me interessa solo lo stipendio, visto che lavoro ogni giorno. Devo poter mangiare anch’io e vivere normale, come tutte le persone. Alcuni miei colleghi hanno case da pagare e altre spese, io ho tre figli da sfamare e da far studiare”.