Scatta la solidarietà verso le volontarie che non si arrendono e che stanno realizzando uno stallo per mettere in sicurezza i felini di nessuno. “Questo progetto servirà ad ospitare tutti i mici che abbiamo in stallo e avendo una spazio più ampio, potremo accogliere gli ultimi superstiti rimasti in strada.
Il nostro MicioAsilo non è ancora pronto, siamo in alto mare, ma la cattiveria di qualcuno ci ha spinti a prendere gli ultimi gatti prima del previsto, mettendoci in seria difficoltà”: questo è ciò che si apprende da chi si prodiga al fine di aiutare e tutelare quei gatti che casa non hanno, che soffrono e si ammalano, che non vengono tollerati da tutti. Pulizia dei luoghi dove la pappa veniva servita era sempre assicurata, nonostante ciò è scattato il divieto di alimentare gli animali nei luoghi pubblici.
Scritto tutto nero su bianco, sui social, nella pagina “Gli amici pelosetti di Michela” che ha richiamato l’attenzione di chi, innanzi ai quattro zampe meno fortunati, di certo non si tira indietro.
Forze private, alimentate solo dalla generosità di altre persone permettono ai gatti superstiti di andare avanti: le cure costano assai come il cibo e i lavori per mettere in sicurezza i felini dall’ostilità di chi non apprezza quella presenza discreta, silenziosa, spezzata solo da qualche miagolio. “Se volete aiutarci siamo qui.
Stateci vicino e non ci abbandonate, vi prego, abbiamo scritto poco, anzi niente in questo periodo, la tristezza, delusione e la paura è stata tanta” si legge.
Paura che qualcuno possa far del male agli animali, intollerabile al giorno d’oggi considerate le norme severe che puniscono penalmente chi commette atti violenti contro ogni specie vivente. “Ci è stato vietato di sfamare i mici rimasti per strada senza che nessuno venisse a parlarci o a spiegare quale fosse il problema. Parte del vicinato ci ha espresso al sua vicinanza, facendoci anche i complimenti per come abbiamo seguito la colonia in questi anni, diminuendo le nascite, tenendo tutto pulito e in ordine.
Siamo stati minacciati e avvicinati in orari notturni in cui le nostre volontarie erano sole e aggredite verbalmente e ulteriormente minacciate da qualcun altro del vicinato”. Intanto proseguono le cure per i gatti malati, anche antiparassitari, cibo umido in dono saranno più che graditi.