Frailis e il Pd: “Solinas, togli l’armatura da don Chisciotte: fai i test ai sardi e spiegaci l’incremento dei posti in terapia intensiva”

“I giudici del TAR della Sardegna hanno accolto le motivazioni con le quali il Governo aveva impugnato l’ultima sconclusionata ordinanza del Governatore Solinas, che aveva creato confusione e una marea di problemi al comparto turistico sardo”


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Frailis e il Pd: “Solinas, togli l’armatura da don Chisciotte: fai i test ai sardi e spiegaci l’incremento dei posti in terapia intensiva”. Andrea Frailis e i deputati del Pd Romina Mura e Gavina Manca intervengono a gamba tesa su Solinas dopo la sentenza del Tar: “I giudici del TAR della Sardegna hanno accolto le motivazioni con le quali il Governo aveva impugnato l’ultima sconclusionata ordinanza del Governatore Solinas, che aveva creato confusione e una marea di problemi al comparto turistico sardo. Ora è il momento della ragionevolezza e della consapevolezza di cosa è realmente utile alla Sardegna e alla salute dei Sardi. Chiediamo ancora al Governatore di smettere l’armatura donchisciottesca e farsi promotore di una campagna di tamponi e di test sierologico in tutta la Sardegna; ma anche di chiarire quale sia stato il reale incremento dei posti in terapia intensiva. E che accetti l’offerta di collaborazione che viene dal Governo e dalla Protezione Civile.

Anche il gruppo Pd in consiglio regionale interviene con una nota sulla sentenza del Tar: “Dopo la scontata sospensiva del TAR Sardegna dell’ordinanza del Presidente Solinas che tentava di reintrodurre obbligatoriamente e arbitrariamente un controllo sanitario degli accessi in regione. Ordinanza per la verità mai stata fatta rispettare per l’assoluta inadeguatezza dei sistemi di controllo e della mancata organizzazione sanitaria, sarebbe utile che il Presidente Solinas, se non troppo impegnato nella spartizione delle poltrone nelle nuove asl, si dedicasse all’organizzazione di strutture funzionanti nei porti e negli aeroporti in grado di sottoporre a test diagnostici rapidi su base volontaria tutti coloro che accedono all’isola. E’ questa la strada che abbiamo indicato sin dall’inizio della pandemia e che oggi viene praticata con successo in molte regioni. Sempre chè l’obiettivo reale sia quello di mettere in piedi un sistema di controllo efficace degli accessi, compatibile con le normative statali, e non quello di attivare inutili e scontati conflitti istituzionali che non servono ai Sardi e alla Sardegna”. 


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