Fidela Ena, l’anziana di Siliqua che fece il record di viaggi in treno

Cronache del passato: la storia di una vecchietta “pendolare” che ricevette il premio fedeltà dalle Ferrovie dello Stato


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Negli anni ’60, un’arzilla vecchietta di Siliqua, 86enne, seppure all’epoca ne dimostrava massimo 60, aveva ricevuto il «premio fedeltà» in una cerimonia, che si era svolta negli uffici della stazione Fs di Cagliari. Stiamo parlando della signora Fidela Ena che, per sessant’anni, aveva viaggiato costantemente, dal 1902 al 1962, ed era stata abbonata alle Ferrovie dello Stato, in quanto pendolare sulla tratta Siliqua-Cagliari, viaggio di andata e ritorno. Nonostante l’età avanzata, la briosa signora siliquese si era presentata a ricevere il premio: col viso rilassato e disteso, gli occhi che le brillavano di vitalità e saggezza, l’udito pronto e una memoria di ferro. Parlava però solo in sardo, anche se capiva benissimo l’italiano, pur non sapendolo né leggere né scrivere. Con una buona dose di solerzia aveva fatto scrivere alla direzione generale di Roma, per chiedere il «premio fedeltà» alle Ferrovie dello Stato. Poi, in un’intervista rilasciata al momento della premiazione, si ricordava alla perfezione della sua eccezionale esperienza di passeggera, sempre abbonata. Iniziò a viaggiare nel lontanissimo 1902, quando all’epoca si presentò alla stazione di Siliqua per chiedere un abbonamento ferroviario mensile, la cosa suscitò meraviglia e curiosità. Infatti, a quei tempi una donna che viaggiava sola e con un abbonamento, era sicuramente un avvenimento straordinario ed esclusivo. Il suo primo abbonamento lo aveva pagato 16 lire, più 5 lire di deposito, per un totale di 21 lire. Una volta però rimase turbata per un po’ di tempo: infatti, per alcuni giorni aveva viaggiato, senza essersene resa conto, con l’abbonamento scaduto. Quando passò il controllore tolse la scusa di essere stata ammalata, ma il controllore le fece pagare comunque 315 lire di sanzione. Il fatto rimase vivo nella sua memoria, in quanto dovette ricorrere ad un prestito del capostazione per poter pagare la multa. Durante i bombardamenti dell’ultima guerra rimase a casa due mesi, ma rinnovò comunque l’abbonamento ferroviario. 


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