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Fabio Piga e Luca Mameli, due vite spezzate drammaticamente, due giovani che non hanno più fatto rientro a casa: una coltellata improvvisa, senza motivo, e la loro vita è volata via in pochi attimi. Lo strazio della sorella di Luca: “La sua morte mi ha fatto di nuovo cadere in un profondo senso di tristezza e rabbia che nulla può colmare, si prova a continuare, si vive il quotidiano ma nulla è come prima”. Nemmeno un anno fa Mameli, 35 anni di Capoterra, perse la vita nel lungomare del Poetto, ieri Fabio Piga, 37 anni di Cagliari: due drammi molto simili, anche Luca morì a causa di una coltellata, proprio come Fabio, è inevitabile non rievocare il dramma dello scorso anno che mai si attenuerà per chi ha amato il giovane. A esternare un pensiero colmo di significato e sentimento è Sara, la sorella di Luca, che affida ai social le parole che, oggi, rimbombano ancor più: “Mi stringo alla famiglia di Fabio Piga, non lo conoscevo.
Sono senza forza. Lui come mio fratello. Lui come Luca ucciso per futili motivi, al petto, con un coltello. Per colpa di qualcuno marcio, che non esce per divertirsi, ma per cercare rissa, per distruggere, e appunto per quello esce armato”. Una ferita che mai si cicatrizzerà, che lascia un segno indelebile ed eterno, delle ripercussioni inevitabili, perché non si può morire così: “Ho paura per i miei figli quando escono, per il mio fidanzato quando lavora, per la mia famiglia. Odio profondo per queste bestie. Dovete marcire all’inferno”.