Estate 2020, il ministro Boccia gela anche Solinas: “Il passaporto sanitario? Una sciocchezza”

“Il passaporto sanitario? Una sciocchezza, se esistesse lo avremmo tutti già in tasca”. Con queste parole il ministro Boccia “boccia” (la coincidenza curiosa è tra il nome e il verbo, bocciare) la “magica idea” del governatore Solinas per rilanciare il turismo nell’Isola nell’estate 2020: “I governatori a caccia di turisti? La sicurezza, prima del mercato”. Il bivio sardo tra sicurezza sanitaria e salvezza economica


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Il passaporto sanitario? Una sciocchezza, se esistesse lo avremmo tutti già in tasca”. Con queste parole il ministro Boccia “boccia” (la coincidenza curiosa è tra il nome e il verbo, bocciare) la “magica idea” del governatore Solinas per rilanciare il turismo nell’Isola nell’estate 2020. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, Boccia è tranchant: “I governatori a caccia di turisti? La sicurezza, prima del mercato”. Sono parole con le quali si accende, da oggi, un dibattito tesissimo dal cui esito dipendono probabilmente le intere sorti economiche della Sardegna. Fare entrare i turisti, si, ma da quando e soprattutto come? Il governatore Solinas ha parlato appunto di un “passaporto sanitario”, tamponi fatti prima di partire, magari test sierologici e poi via, a tuffarsi nel mare limpido a numero chiuso di Tuerredda o di Stintino. Ma tra il dire e il fare, il tempo dannatamente stringe: siamo quasi a fine maggio, l’estate è a un meno di un mese da qui.

Non sappiamo ancora esattamente come potremo viaggiare: c’è la storia emblematica di una ragazza cagliaritana che lavora in Inghilterra, e rischia paradossalmente addirittura una doppia quarantena per rientrare in Sardegna e soprattutto dopo, in Inghilterra dove Johnson ha annunciato ieri la quarantena obbligatoria per chi fa rientro nel Regno Unito. Ieri c’è stato un esempio pratico a Cagliari: un trasfertista emiliano è risultato positivo, la notizia è stata la più condivisa tra i 230mila lettori unici al giorno di Casteddu Online. Facile pensare: cosa accadrà quando riapriremo a tutti porti e aeroporti? E a quali condizioni? Ma sarebbe giusto negare la libertà? Perchè poi basta guardare Cagliari, un cimitero di ristoranti chiusi, di alberghi e bed and breakfast dalle porte dannatamente sprangate. La lockdown del dopo.

Come faremo, a risollevarci riuscendo a riannodare la matassa della salute e del lavoro? Come faranno tanti ragazzi questa estate a lavorare, se il mercato stagionale del turismo non ricomincerà a girare? A parte che abbiamo già perso tutti gli eventi estivi, le discoteche che resteranno senza luci, i concerti con la presa di corrente staccata che non cominceranno mai. A parte che tutti gli eventi dell’estate sarda, o quasi tutti, saranno drammaticamente annullati, persino le rievocazioni storiche, persino tante sagre di paese. A parte che se gli assembramenti resteranno vietati, avremo paradossalmente più aria ma suderemo freddo per le conseguenze nefaste del dopo virus. “Il passaporto sanitario? Una sciocchezza”. Magari il ministro Boccia potrebbe spiegarci però quale sia l’alternativa, perchè di solo assistenzialismo inevitabilmente si muore. Benvenuti al bivio sardo tra sicurezza sanitaria e salvezza economica. Si salvi, chi può.

[email protected]


In questo articolo:


--}}