Elegante, fastoso e imponente: ecco Don Giovanni di Mozart al Teatro Lirico di Cagliari

La Stagione lirica e di balletto prosegue nei mesi estivi con un gradito ritorno, a distanza di quattordici anni dall’ultima rappresentazione: il capolavoro mozartiano viene infatti rappresentato per 13 serate


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Venerdì 28 giugno alle 21 (turno A), per la Stagione lirica e di balletto 2019 del Teatro Lirico di Cagliari, va in scena il quinto appuntamento con l’opera: il dramma giocoso in due atti KV. 527 Don Giovanni (Il dissoluto punito o sia Il Don Giovanni) di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791), su un libretto che Lorenzo Da Ponte scrisse ispirandosi ad un libretto di Giovanni Bertati, Il convitato di pietra, rappresentato a Venezia nel gennaio 1787 con musica di Giuseppe Guazzaniga.

 

La Stagione lirica e di balletto prosegue nei mesi estivi, a favore del pubblico di abbonati e dei numerosissimi turisti presenti nell’Isola, con un gradito ritorno, a distanza di quattordici anni dall’ultima rappresentazione (febbraio 2005): il capolavoro mozartiano viene infatti rappresentato per 13 serate, di cui 9 in abbonamento e 4 fuori abbonamento (queste ultime dedicate soprattutto ai turisti).

 

L’attuale produzione, di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari, ripropone al pubblico cagliaritano, attraverso la regia di Daniela Zedda, le suggestioni e le atmosfere dell’acclamato allestimento firmato nel 1987 per il Teatro alla Scala di Milano da Giorgio Strehler e ripreso a Cagliari sia nel 2000 che, appunto, nel 2005. Si tratta di uno dei più imponenti allestimenti messi in scena sul palcoscenico del Teatro Lirico di Cagliari: scene monumentali che pur dopo tanti anni conservano intatta la validità di specchio fedele della gioiosa cupezza, caratteristica peculiare della Spagna sei-settecentesca. Le scene sono di Cristian Demuro, i costumi di Marco Nateri, le luci di Alessandro Verazzi e la coreografia di Luigia Frattaroli.

 

La direzione musicale è affidata, come già nel 2005 e, prima ancora, nel 2000, a Gérard Korsten a cui spetta il compito di dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari nel capolavoro del geniale compositore salisburghese. Il maestro del coro è Donato Sivo.

 

Protagonisti dell’opera sono due cast di straordinario spessore, formati da giovani ed affermati cantanti che si alternano nelle recite quali: Nicola Ulivieri (28, 30, 3, 5, 7, 12, 24)/Gianluca Margheri (29, 2, 6, 10, 17, 19) (Don Giovanni); Cristian Saitta (Il Commendatore); Heather Engebretson (28, 30, 3, 5, 7, 12, 24)/Tetiana Zhuravel (29, 2, 6, 10, 17, 19) (Donna Anna); Marco Ciaponi (28, 30, 3, 5, 7, 12, 24)/Vassily Kavayas (29, 2, 6, 10, 17, 19) (Don Ottavio); Monica Bacelli (28, 30, 3, 5, 7, 12, 24)/Alexia Voulgaridou (29, 2, 6, 10, 17, 19) (Donna Elvira); Daniele Terenzi (28, 30, 3, 5, 7, 12, 24)/Alessandro Abis (29, 2, 6, 10, 17, 19) (Leporello); Nicola Ebau (28, 30, 3, 5, 7, 12, 24)/Francesco Leone (29, 2, 6, 10, 17, 19) (Masetto); Valentina Farcas (28, 30, 3, 5, 7, 12, 24)/Elena Schirru (29, 2, 6, 10, 17, 19) (Zerlina).

 

Rappresentato felicemente al Nationaltheater di Praga il 29 ottobre 1787, dopo il momento di grande popolarità seguito al successo praghese delle Nozze di Figaro, andate in scena nel dicembre del 1786, Don Giovanni è considerato tra i massimi e più perfetti esempi di teatro lirico e gode fra tutti i titoli mozartiani del privilegio, piuttosto raro, di aver avuto una vita scenica ininterrotta. La qualità dell’invenzione musicale e il tema dell’antieroe che sfida qualunque convenienza nella ricerca del proprio piacere, fino a sprofondare tra le fiamme dell’inferno, hanno impressionato profondamente l’immaginario collettivo di tutte le epoche successive. L’Ottocento romantico la considerò addirittura l’opera per eccellenza, fu adorata da Hoffmann e Kierkegaard, da Goethe e da Byron; un gran numero di compositori, tra i quali Beethoven, Chopin, Liszt, scrissero variazioni e rielaborazioni sulle principali melodie dell’opera, mentre Rossini giudicava il Don Giovanni come la propria Bibbia.

 

L’opera, della durata complessiva di 3 ore e 10 minuti circa compreso un intervallo, viene rappresentata ovviamente in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.


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