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Dopo gli articoli di Casteddu Online e l’indignazione di centinaia di nostri lettori, l’Agenzia regionale del Lavoro rinuncia alla palestra per i dipendenti di Is Mirrionis. E annuncia oggi ufficialmente una variante al progetto, dando le colpe alla precedente gestione dell’Agenzia. Un passo indietro per capire: ieri dopo il consiglio comunale che ha detto sì al piano, il servizio della nostra bravissima cronista Federica Lai denunciava la protesta della consigliera Marisa Depau, per la costruzione di una palestra per i dipendenti dell’Agenzia proprio davanti alle case parcheggio di via Is Mirrionis. Uno schiaffo alla povertà, prima ancora che alla disoccupazione, con soldi pubblici. In un progetto da due milioni di euro. L’assessore Paolo Frau andava incontro a una figuraccia, affermando che “non c’è niente di male ad allietare il lavoro dei dipendenti regionali”. Peccato che, mentre il centrosinistra di Zedda approvava l’intero progetto di ampliamento da 2 milioni di euro, a pensarla in maniera opposta oggi sia proprio il direttore generale Massimo Temussi. “Non sarà allestita alcuna palestra per i dipendenti, nei locali dell’Agenzia regionale per il Lavoro di Cagliari. Effettivamente, nella documentazione del progetto, presentato nel 2012 sotto la precedente gestione dell’Agenzia, era previsto l’allestimento di una piccola palestra per i dipendenti. Assicuro che non sorgerà alcuna palestra nella sede dell’Agenzia, e che verrà immediatamente avviata una variante in corso d’opera al progetto, approvato ieri dal consiglio comunale di Cagliari”.
“Avere una palestra nei nostri spazi – aggiunge Temussi – non è assolutamente una priorità per l’Agenzia, che invece ha tremendamente bisogno di nuove postazioni di lavoro, anche in vista della crescita dell’organico dell’ente e a questo fine saranno dedicati gli spazi che si ricaveranno dalla ristrutturazione. Sarà semmai riservato un piccolo spazio di ristoro per i lavoratori, che attualmente non hanno un luogo dove poter consumare un pasto veloce durante la pausa pranzo”. “I lavori di consolidamento e ristrutturazione della sede dell’Agenzia sono necessari – conclude Temussi – ed era prioritario giungere ieri all’approvazione del progetto da parte dell’amministrazione comunale, per poter avviare le opere che, lo ribadisco, non contempleranno assolutamente l’allestimento di una palestra per i dipendenti”. Questo dopo l’ondata di proteste che oggi ha coinvolto l’Agenzia. Niente palestra dunque, che sino a ieri e senza i nostri articoli sarebbe servita per potenziare i glutei dei dipendenti, con i disoccupati in attesa. Compresi i parenti stretti degli influenti politici di Sel, assunti e promossi all’interno dell’ente.