Don Marcello, l’identità di Pula in un profumo chiamato Efis Ramadura

L’idea originale del parroco di Pula: “Un olio essenziale che racchiude l’identità storica, culturale e religiosa del paese così legato a Sant’Efisio”


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Don Marcello, il parroco di Pula, ha avuto la fantastica idea di inventare un profumo che viene dai costumi, dalle tradizioni , dalla cultura, dalla fede, ma che sopratutto ha l’essenza della “Ramadura.”

 Ci racconta in cosa consiste di preciso l’idea di produrre un olio essenziale? 

Vivo da quattro anni a Pula e ho potuto constatare quanto ilo popolo pulese sia legato indissolubilmente a Sant’Efisio, al punto che la devozione diventa vera e propria passione coinvolgendo sentimenti e affetti. Per i Pulesi Sant’Efisio è un fratello maggiore. Non si può parlare di Pula senza considerare il suo attaccamento a Sant’Efisio. Ho pensato così di racchiudere nel profumo di un olio essenziale l’identità storica, culturale, territoriale e religiosa del nostro paese.

 Com’è nata l’idea? Qual è il suo principale obiettivo e quale considerazione l’ha spinta a tentare questa particolarissima strada? 

L’idea di un “profumo di Pula” nasce dall’esperienza concreta. Lei conosce bene ciò che sto per raccontare: Il due di maggio, dopo mezzogiorno, i Pulesi compiono un rito bellissimo: spargono a terra petali di rosa, profumatissimi rami di menta, rosmarino, salvia e mirto, per preparare la strada sulla quale i buoi porteranno il Cocchio sul quale Efisio fa il suo ingresso nella sua terra. La processione, fra suoni, canti e preghiere, coinvolge la folla. Tutti vogliono vedere il santo, tutti vogliono toccarlo, offrirgli un fiore e chiedergli una grazia. Nell’aria si espande un aroma inconfondibile, che fin da bambini si impara chiamare per nome: SA RAMADURA.

 Il profumo da chi viene realizzato? Come avete studiato una fragranza che deve “comunicare” in modo istantaneo valori e sensazioni della nostra terra? 

L’olio essenziale è realizzato da un’azienda milanese per la Parrocchia. Efis (Efisio) – Ramadura è un marchio registrato. Non è stato difficile studiare la fragranza perché una giovane Pulese che lavora nel campo dei profumi, Silvia Muscas, mi ha capito all’istante quando le ho parlato dell’idea. Tutti abbiamo presente come ricordi, lacrime, preghiere, storie familiari, gioie e dolori, affiorano al cuore e alla mente di ogni pulese, grazie a quel magico profumo composto dalle note fresche e aromatiche delle essenze mediterranee e insieme da quelle secche e decise dal sentore di terra, di cuoio, di legno. Un universo di tradizioni, di cultura, fede, di saperi, legati a un territorio altamente “spirituale”, che coinvolge tutti i sensi per parlare all’anima. 

A quanto viene venduto il profumo? Dove lo si trova? 

La Parrocchia agisce con la logica del non profit. Per questo l’olio essenziale non ha un prezzo; il flaconcino di 10 ml viene ceduto dietro un’offerta minima di sei euro e il ricavato va a finanziare le opere parrocchiali. Per ora lo si trova in parrocchia. Viene proposto ai turisti attraverso uno stand appositamente preparato, posizionata sulla piazza, molto trafficata in estate. 5) Mi pare che questa come le altre sue iniziative contribuiscano sempre più a caratterizzare Pula come terra di spiritualità autentica e relazionale.

Pensa sia così? 

Certamente si. Penso che il nostro territorio, nel suo splendore sia capace di stimolare cuore e spirito, senso di libertà e sentimenti autentici. Il tentativo di tradurre in un profumo la religiosità, la cultura, la tradizione di un popolo, trovo sia coerente con una visione di fede che, lungi dall’essere ideologia, coinvolge anima e corpo, ragione e sentimenti e insieme apra nuove ed efficaci vie di incontro “in uscita”, per usare una terminologia cara a Papa Francesco. Per concludere aggiungo che non concepisco la fede disgiunta dal contesto storico-culturale nel quale invece si incarna; dunque le mie iniziative tendono ad essere coerenti con le caratteristiche del territorio, cercano di valorizzarne la vocazione e hanno sempre l’obbiettivo di rispondere al rinnovato desiderio di autenticità, relazionalità, condivisione.


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