Una truffa bella e buona, un oggetto mai richiesto che arriva a casa direttamente dentro un pacco consegnato da un ignaro corriere espresso. Succede a Dolianova, la vittima del raggiro è una casalinga, Efisia Loi. La donna ha pagato sull’unghia novanta euro: “Mio marito non era in casa, ho provato a contattarlo al cellulare ma Ignazio era irraggiungibile perchè si trovava in montagna”, racconta la Loi. Sulla targhetta di consegna, infatti, era stampato il nome di Ignazio Secci. Il mittente è una società con sede a Praga e il pacco, prima di arrivare a Dolianvoa, è passato per due filiali postali, a Cagliari e Assemini. La donna si fida, pensa che il marito abbia fatto un acquisto online senza dirle nulla. Una volta tornato a casa, l’amara scoperta: “Nessun ordine fatto. A quel punto abbiamo portato il pacco dai carabinieri e solo lì l’abbiamo aperto. Dentro c’era un computer per biciclette, un prodotto che costa al massimo venti euro, non certo 90”. La coppia chiede ai militari se ci sia la possibilità di sporgere denuncia: “Ci hanno detto che avremmo dovuto contattare direttamente l’azienda speditrice e fare un reclamo. Mio figlio ha provato a chiamarli, ma senza ottenere risposta. Ha però notato, su internet, che ci sono tantissime recensioni negative e qualcuno racconta di essere stato truffato”.
Difficile, quindi, rivedere i soldi: “Non è tanto per la spesa imprevista, sono arrabbiata per la truffa. Il corriere non sapeva nulla, lui ha solo eseguito la consegna. Voglio mettere tutti in guardia, se ricevete un pacco anche a nome di un vostro caro ed è previsto un pagamento, prima di dare soldi fate tutte le verifiche del caso”.