Discoteche all’aperto salve in Sardegna ma più controlli: tutte le serate “tracciate” dal Corpo forestale

Piste libere, ma solo quelle all’aperto. Solinas firma l’ordinanza salva-movida. I gestori devono comunicare al Corpo forestale date, orari di inizio e fine delle serate. Obbligatoria, all’ingresso, la misurazione della temperatura


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Misurazione della temperatura all’ingresso, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani, igienizzazione costante delle superfici e dispositivi monouso per tutte le bevande servite. Ecco le regole per le discoteche, solo quelle all’aperto, valide sino al 31 agosto prossimo in tutta la Sardegna. L’ordinanza firmata dal presidente Christian Solinas parla chiaro: i gestori dei locali, inoltre, dovranno comunicare al Corpo forestale, “il programma delle serate con i rispettivi orari di inizio e conclusione delle stesse, con cadenza almeno settimanale”. Insomma, ogni evento sarà quindi “tracciato”, anche per favorire eventuali controlli da parte delle Forze dell’ordine. La Regione salva la movida estiva, ma rimangono tutta una serie di limitazioni indispensabili per contenere possibili nuovi contagi da Coronavirus. Limite di almeno un metro tra i clienti delle discoteche, l’asticella si alza sino a due metri per chi vorrà ballare.

 

Non solo discoteche, ovviamente. L’ordinanza regionale vale anche per tutti i locali che fanno intrattenimento, soprattutto la sera e la notte. I gestori, inoltre, dovranno assicurare, “con ogni idoneo mezzo, compreso quello dell’informazione e vigilanza, il divieto di assembramento e dell’obbligo di distanziamento interpersonale”


In questo articolo: