Decine di focolai, 1716 casi in 7 giorni e alta incidenza: così l’Isola rischia la zona gialla

Sono ancora troppi i positivi scovati in una settimana, pesano anche le terapie intensive oltre soglia. I dati dell’Iss preoccupano, la Sardegna potrebbe cambiare colore nel pieno dell’estate


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L’Rt è, per quanto alto, il valore meno importante per il cambio di colore di una regione: in Sardegna il dato medio è di 1,09 e i focolai sono novantuno. Non va meglio alla voce incidenza per centomila abitanti, l’Isola è infatti prima tra tutte le regioni italiane. Ci sono poi i dati delle terapie intensive, piene per oltre l’undici per cento. Il limite per evitare il cambio di colore è al dieci, va meglio nei reparti standard, livello di riempimento poco sotto l’8 per cento, sino al 14,9 si resta bianchi. Ma l’Isola trema, perché il trend sembra essere in salita. La piena ondata della variante Delta non sembre ancora aver raggiunto il suo picco, ieri ci sono stati quattrocento nuovi casi e tre vittime, tutte over sessanta. Il cambio di colore potrebbe essere realtà prima della fine di agosto, andando quindi ad impattare nel pieno dell’estate 2021. A livello europeo, poi, la mappa europea continua a segnare la regione in zona rossa, dopo il “paradiso” lungo un mese della zona bianca.
Sul fronte dei vaccini, la macchina sembra procedere spedita: raggiunta la quota dei due milioni di dosi somminiatrate, da lunedì via alle prenotazioni per la fascia d’età che parte dai dodici anni. Sardegna bianca anche la settimana dopo Ferragosto, ma è chiaro che dal 16 inizierà una settimana decisiva. La speranza è che le intensive ai svuotino e che ci sia un calo dei nuovi positivi. E, soprattutto, un cambio netto di tendenza per quanto riguarda l’incidenza dei casi per centomila abitanti ogni sette giorni. Solo così si può restare in zona bianca.


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