Decimomannu si prepara a festeggiare Santa Greca

Riti religiosi e civili accompagneranno una delle Sante più amate della Sardegna dal 14 settembre al 1° ottobre ma le polemiche non mancano.


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Una delle ricorrenze più attese, le feste paesane in onore dei Santi sono alle porte e tra queste c’è anche Santa Greca. C’è chi ancora si ricorda le passeggiate in calesse per raggiungere Decimomannu quasi 100 anni fa, il pranzo vicino alla chiesetta e l’occasione per stare tutti insieme. Momenti di gioia che ancora oggi, anche se con modalità ben diverse, vengono vissuti, più che mai, soprattutto dopo le restrizioni legate al covid dove tutto era negato. Ma si sa, a volte si dimentica in fretta anche se sono passati solo tre anni: quanta la voglia di uscire e assistere anche solo a un karaoke, oggi che i grandi concerti sono nuovamente concessi le polemiche mai mancano. Interviene decisa e precisa la sindaca Cadeddu per spezzare una lancia a favore di chi si è prodigato per la realizzazione del programma della festa, compito non semplice che sicuramente non accontenterà tutti, ma che deve essere apprezzato anche solo per il fatto che è stato allestito e che, comunque vada, sarà il valore della festa, della comunità e della socializzazione a spopolare al di là di chi salga sul palco per cantare. “Siamo finalmente arrivati al periodo di “fibrillazione” che precede la Festa di Santa Greca. 

Grandi preparativi e soprattutto grande attesa per ciò che sarà la festa.

La domanda – comunica la sindaca – più gettonata di questi giorni è: cosa prevede il programma? Chi viene a Santa Greca?

E il programma finalmente è uscito. E scatena le solite considerazioni di ogni anno: c’è a chi piace e chi no. 

Ma mi pare normale, d’altronde come per tutte le cose abbiamo gusti diversi.

E allora mi permetto di spendere due parole, perché dietro a questo programma c’è un grande lavoro, ma la scelta degli artisti non può essere fatta in base al gusto personale del singolo e nemmeno sulla base della “competizione” con Uta. Scelte che vengono fatte in base a tante variabili tra le quali la disponibilità degli artisti, la disponibilità economica ecc. ma soprattutto viene fatta in base a cosa chiede il mercato.

Si parla con persone esperte del settore che tracciano la strada e che indirizzano la scelta su ciò che può far riempire la piazza.

Perché la festa deve essere incentivata, la fruibilità deve essere molteplice, i fedeli arrivano perché si tratta di una festa religiosa, gli altri dobbiamo farli arrivare perché ci sono altre attrattive. 

Ampliare la gamma di pubblico significa benessere per la nostra economia, non solo di chi lavora alla festa, ma per tutte le attività del paese si crea un indotto in più, inoltre si fa conoscere la nostra Comunità e la festa ad altre fasce d’età. 

Detto questo credo che questo cartellone di spettacoli sia il top.

Abbiamo: il meglio dei rapper sardi del momento, il meglio dei dj sardi del momento, il meglio dei comici sardi del momento, due artisti di fama nazionale che i più grandetti conoscono bene.

Chi parla di programma da vomito o mediocre probabilmente non conosce, non si intende di musica, non è aggiornato sul momento musicale, ma ci può stare è comprensibile non tutti conosciamo tutto. Ma il mondo di internet ci permettere di avere lumi, quindi possiamo trovare facilmente le informazioni”. Per la cronaca: Pino e gli Anticorpi, il Summer Festival con Mattia Lucente, special guest Sgribaz, Praci, Lucchetto, Nesli, Marvin & Andrea Prezioso saranno solo alcuni dei protagonisti della festa civile. 

 


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