Il Collegio di Garanzia elettorale della Sardegna, come noto, ha revocato il mandato difensivo all’avvocato Riccardo Fercia, che doveva difendere l’ordinanza di decadenza della presidente della Regione, Alessandra Todde. La revoca riguarda tutti i gradi di giudizio, compreso quello pendente dinanzi alla Corte Costituzionale: questo significa che l’ordinanza di revoca comminata dal collegio non avrà la possibilità di essere difesa in nessun grado di giudizio, diritto di cui invece si avvarrà la Todde.
Oggi Fercia in una nota precisa che “del verbale della riunione del Collegio di Garanzia del 2 maggio mi è stata trasmessa solo una minuta con richiesta di osservazioni entro le 24 di giovedì. Non ho approvato la minuta del verbale, contestandola per più capi e punti, ed ho presentato ampie osservazioni richiedendo la trasmissione di una seconda minuta che le recepisca: sinora, nulla mi è stato comunicato, né mi risulta l’esistenza di un verbale validamente formato”. Fercia sottolinea inoltre che la sua “condotta professionale sia immune da qualsiasi censura. Ho trasmesso tutti gli atti pertinenti alla mia posizione all’Ordine degli avvocati, chiedendo l’apertura di una pratica a tutela, e al ministro della Giustizia ritenendo di avere un inderogabile dovere di referto”