Daniela di Cagliari, stampacina doc e consorella: “Animalisti, i buoi di Sant’Efisio non si toccano”

Da sei anni opera nell’Arciconfraternita stampacina, Daniela Fidio, 49 anni, e vive in via Santa Restituta: “Impensabile non utilizzare gli animali per la festa del santo, trainano pure tutte le traccas. Già stiamo perdendo il valore delle tradizioni, ci manca solo questa”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA. Cosa ne pensate?


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Daniela Fidio è, da sei anni, una delle consorelle dell’Arciconfraternita che, tra fine aprile e inizio maggio, si prodiga per far sì che la festa di Sant’Efisio sia perfetta. Una sbavatura, quest’anno, c’è stata: uno dei buoi è finito per terra mentre trasportava il cocchio del martire guerriero sul pavimento della piazza della chiesetta, e gli animalisti sono insorti, chiedendo che gli animali non vengano più utilizzati per la processione: “Ma così vuole la tradizione, pure ogni traccas è trainata dai buoi, e a bordo c’è più di una persona. Mi sembra una polemica sterile, il fatto che l’animale sia scivolato è dato dal fatto che la piazzetta non dovrebbe riempirsi così tanto di fedeli. Per carità, ci sta, ma secondo come andrebbe chiusa”, ovviamente il primo maggio, “per motivi di sicurezza”, afferma la Fidio.
“La statua di Efisio viene spesso portata dai fedeli, come quando c’è la processione in spiaggia o durante la Settimana Santa o ancora il lunedì dell’Angelo, gli animalisti non sono molto informati. Quella dell’utilizzo degli animali, ripeto, è una tradizione che va salvata in ogni caso, purtroppo si sta perdendo il valore della festa. I buoi non soffrono”, spiega, decisa, la stampacina doc, “andando a ritroso nel tempo ricordo che sono sempre stati utilizzati per il lavoro, sin dai tempi dei contadini e dell’aratro”.


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