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Dalle “alture” di Castello e di Monte Urpinu a Cagliari, dalle campagne sestesi e, anche, dalla zona del porto del capoluogo sardo, passando per il Bastione. Il fumo nero “sputato” dalle ciminiere della Saras incuriosisce e, al tempo stesso, intimorisce molti sardi. Non è la prima volta che capita, probabilmente non sarà l’ultima: e, ogni volta, i pareri sono contrastanti.Ci sono associazioni ecologiste che parlano di “rischi ambientali”, per esempio, come la “Salva il mare” che ha proprio il suo cuore in quel di Sarroch, a poca distanza dalla gigantesca raffineria. Oltre ad altre associazioni “green”. Ma c’è anche chi non se ne preoccupa minimamente, anzi. Solite divisioni a parte, le due foto del collage del nostro pezzo mostrano il tanto fumo nero ben visibile da Cagliari e Sestu. Una situazione identica a ieri.