Cortexandra come Napoli:rifiuti selvaggi,i residenti puliscono da soli

La protesta del quartiere di Sestu


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Sestu some Napoli? Rifiuti selvaggi a Cortexandra. Denuncia che parte dal centrodestra: “Fratelli d’Italia-AN è vicina ai residenti del borgo Cortexandra, che vivono da anni una situazione di disagio, e si schiera con l’Associazione residenti Cortexandra contro l’amministrazione comunale di Sestu, rea di aver abbandonato il rione all’incuria e lasciato i residenti senza servizi. 

E’ prevista pertanto, da parte di volontari, una pulizia del rione con la raccolta dei rifiuti posti fuori dai cassonetti, per lunedì 30 giugno, a partire dalle ore 9.00, presso la via 8 marzo 1908 di Sestu.

La storia del quartiere è ben nota, i palazzi della ex 131 nascono come studentato ma vengono presto abitati da famiglie e lavoratori. Una borgata cresciuta velocemente e che oggi conta circa duemila residenti. I servizi, tuttavia, son sempre mancati, quasi a voler connotare fin da subito la scadente attenzione da parte dell’amministrazione comunale.

Oltre ad una rete di trasporti pubblici pressoché inesistente – le poche corriere che passano devono essere prese lungo il lato opposto della ex 131 rispetto al quartiere, obbligando i pedoni ad attraversare la strada senza la presenza di marciapiedi né la benché minima presenza di strisce pedonali e con le macchine che sfrecciano ad alta velocità – ed alla incuria dei terreni incolti adiacenti le palazzine, ricettacolo di zecche ed in pratica incalpestabili, si aggiunge il vero dramma igienico del quartiere, ossia la presenza di spazzatura che trabocca dai contenitori e gli stessi cassonetti insufficienti per il numero di abitanti.

Inutile dire che la differenziata, a Cortexandra, non esiste, ragion per la quale diversi “furbetti” dell’hinterland hanno ritenuto opportuno scaricare i propri rifiuti nel rione sestese, ma è soprattutto la presenza di cassonetti divelti, rovesciati, rotti, che ha consentito il propagarsi dell’immondezza, grazie anche al forte vento, nei terreni incolti vicini, rendendo l’ingresso al borgo uno spettacolo non degno di un Paese civile.

Alle numerose segnalazioni il Comune di Sestu, spiegano i residenti, ha risposto dicendo che sarebbero state collocate delle isole ecologiche, in cui ogni residente avrebbe potuto depositare i propri rifiuti utilizzando una chiave personale e facendo la sacrosanta raccolta differenziata. Peccato solo che siano passati diversi anni dalle sopracitate promesse”.


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