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“Cumuli di roba e di spade” cantava Max Pezzali a inizi anni novanta. Torna amaramente in mente la canzone vedendo le condizioni in cui versa lo sterrato ai piedi del Colle San Michele. Come mostrano le foto, qui, capita spesso di ritrovarsi di fronte a questo scenario: cumuli di siringhe ancora sporche di sangue lasciate dai tanti tossicodipendenti che vengono, da sempre, a iniettarsi il veleno. In barba a qualsiasi regola di civiltà – non si preoccupano della loro vita figuriamoci quella degli altri -, le abbandonano dopo la dose, senza neanche gettarle nei cassonetti rifiuti. Tutti sanno cosa accade da queste parti, ma a quanto pare nessuno interviene seriamente.