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Di Paolo Rapeanu
Chi per necessità, chi per fretta, chi per abitudine. La colazione al bar è un “rito” per molti cagliaritani, e la scelta di preferire un posto e non un altro è dettata dall’abitudine. Ma riempirsi la pancia la mattina presto diventa sempre più un lusso: se infatti per un caffè si spendono tra gli 80 centesimi e 1 euro, la stangata arriva per la pasta. Il prezzo minimo è di un euro, ma il costo schizza fino ai due in alcuni bar di San Benedetto. I dolci più “salati”? I cornetti e le bombe alla panna: nei quattri bar attorno al mercato oscillano tra 1,50-2 euro. Un mini salasso fin dalla mattina presto, quello che colpisce le tasche dei cittadini.
Prezzi leggermente meno cari nelle strade meno “famose” del rione: tra via Salaris e piazza Michelangelo l’accoppiata pasta-caffè costa 1,70, idem tra via Manzoni e piazza Galilei, dove possono bastare anche tre monete da cinquanta centesimi per poter sorseggiare, addirittura, una spremuta d’arancia al posto di un cappuccino.
Qualcuno ha cambiato abitudine, facendo colazione a casa – e il risparmio è garantito – ma c’è anche chi, complice il poco tempo a disposizione, ha ridotto le razioni: addio pasta, è sufficiente un caffè e un mezzo bicchiere d’acqua. E, a contorno, conquistano fette sempre più maggiori di affezionati le paste vegan: addio burro, addio uova, ma per mangiarne una bisogna far uscire dal portafoglio almeno un euro e venti centesimi. Caffè o cappuccino esclusi, beninteso.