Choc a Selargius e Monserrato per Giorgio Serreli, morto nel terribile schianto a Cardedu

È un 60enne la terza vittima del terribile schianto nella galleria di Cardedu. Sposato, due figlie, monserratino di nascita: “Addio a un grande appassionato di ciclismo e caccia, lascia un vuoto incolmabile”


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Giorgio Serreli, 60 anni, monserratino di nascita ma selargino d’adozione, dove viveva da tanti anni. Passioni? Ciclismo e caccia. È lui la terza vittima del terribile schianto avvenuto ieri nella galleria della 125 all’altezza di Cardedu. Con lui, a bordo dell’auto, c’erano anche i fratelli Ignazio e Luca Argiolas, le altre due vittime. Tra loro condividevano due passioni, quella per il ciclismo e quella per le battute di caccia. Sposato, due figlie, quattro nipoti, in tanti piangono la scomparsa di Serreli: “Lavorava come operaio, spesso era alla Saras e anche all’Osservatorio astronomico”, spiega Gino Mameli, monserratino, famoso organizzatore di gare ciclistiche. “Conoscevo Giorgio da quando aveva sette anni, ha fatto con me, con il Nucleo della Gioventù di Cagliari, le sue prime corse in bici e poi le gare. Ne aveva anche vinte tante. Era anche un bravo e appassionato cacciatore, come suo padre. Con l’apertura della stagione preferiva andare a caccia. Lascia un vuoto incolmabile, formulo le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia”.
Lacrime e commozione anche per il consigliere comunale di Quartu, Tonio Pani, un altro amente delle corse in bici: “Tra appassionati di ciclismo ci conosciamo tutti, tante volte ci siamo ritrovati insieme in giro in bici”.


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