“La nostra amministrazione ha sempre puntato sulla tutela e la valorizzazione del territorio, in quanto patrimonio inestimabile e fonte di sviluppo turistico-produttivo del paese: vigileremo sulla sua salvaguardia e, in caso di reati accertati, ci costituiremo parte civile”.
Le parole del sindaco Luisa Murru suonano come una sorta di sentenza tenendo alta l’attenzione su quel che sta accadendo in questi giorni. E proprio sul caso Fluorsid, mentre la tempesta giudiziaria è ancora all’inizio, l’amministrazione di Monastir resta in guardia: nei giorni scorsi è stato convocato un consiglio comunale straordinario a porte chiuse per informare tutti i consiglieri di quanto fino ad ora appreso sul sequestro della cava dismessa in localita’ Tistivillu.
E’ stato un incontro caratterizzato da condivisione di informazioni e dal manifesto intento comune di una concreta collaborazione per il bene del paese. E’ emerso che, in passato come ora, la Polizia Municipale, nei limiti delle proprie possibilità e competenze, e’ sempre impegnata in un attento controllo, al fine di scongiurare il pericolo di reati ambientali di varia natura. Per quanto riguarda la cava in questione, e’ sotto sequestro dal 18 maggio: si attendono con fiducia i risultati delle indagini in corso.
Il sindaco di Monastir Luisa Murru ha partecipato ad un tavolo con gli altri comuni coinvolti nella vicenda Fluorsid, la Regione e gli Enti preposti ai controlli ambientali e parteciperà ai prossimi incontri, avendo cura di informare tempestivamente il consiglio comunale e i concittadini di ogni eventuale sviluppo dell’indagine.