Dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea non sarà più valida, né per l’uso interno né per l’espatrio, come stabilito dal Regolamento UE 2019/1157. L’Italia ha già avviato la transizione alla carta d’identità elettronica (CIE), introdotta con il Decreto Legge del 2015, ma permangono ancora numerosi documenti cartacei in circolazione.
Nel Comune di Assemini, con circa 26 mila abitanti, la sfida si fa concreta: riuscirà l’anagrafe a gestire la crescente domanda di CIE nei tempi previsti? I disagi non mancano: già oggi si registrano tempi di attesa lunghissimi per ottenere il documento digitale, con prenotazioni che si protraggono per settimane.
Senza un potenziamento del servizio, il rischio è di trovarsi impreparati di fronte alla scadenza definitiva. La corsa alla CIE è iniziata, ma per molti cittadini l’arrivo resta ancora lontano.
Tante le segnalazioni in merito ai disagi causati dalle lungaggini: tempi di attesa superiori a un mese e più. Le motivazioni? Carenza di personale secondo le indiscrezioni.
“Un fatto grave, soprattutto se confrontato con la media degli altri comuni” esprime la minoranza di FdI.
Le testimonianze dei cittadini: “Noi 2 mesi, solo per mia figlia è stato veloce perché doveva partire perciò in due settimane ha avuto la Carta d’identità “; “Io ho prenotato ai primi di marzo e appuntamento il 19 maggio, meno male non ho fretta”. Più celere per un altro cittadino che ha aspettato solo 10 giorni due settimane fa.