Capoterra – La polemica scorre nei canali: “Pulizia in ritardo”, canne, rovi e detriti presenti, quartiere Santa Rosa sotto osservazione in caso di piogge abbondanti, “già in passato ha subito danni incalcolabili con l’alluvione del novembre del 1998”. Splende il sole, in tutto il Sud Sardegna, che bacia anche il territorio affacciato sul mare, che strizza l’occhio alle alture, il quale saluta l’estate oramai trascorsa e attende il refrigerio autunnale, soprattutto quello delle tanto attese piogge. Ma il comune è pronto ad affrontare, eventualmente, temporali e grossi quantitativi di acqua, caratteristici di fenomeni avversi sempre più frequenti? Secondo il presidente della commissione vigilanza Silvano Corda no, “ci sono carenze manutentive e ritardi a causa della mancata programmazione in capo alla Giunta comunale. Chiedo risposte certe e concrete, a garanzia di tutta la popolazione e del nostro territorio”. Se è vero che innanzi a tempeste e nubifragi di violenza inaudita nessuna premura messa in atto dall’uomo potrebbe essere capace di contenere la furia della natura, è altrettanto appurato che canali, caditoie e quant’altro, se liberi da impegni, possono far defluire meglio, e in maniera più veloce, l’acqua piovana. Si punta il dito, quindi, alla “pulizia dei canali, in ritardo, un rischio alle prime piogge, poiché sono ostruiti da canne e rovi e in alcuni tratti da depositi di materiale”.