Capoterra, Mohamed Simon Aghlane: “Così voglio bene alla mia Sardegna”

Le belle storie raccontate su Cagliari Online: Mohamed Simon, 43enne, originario del Marocco, si è inventato un lavoro, aiutare chi ha necessità per fare commissioni e riaccompagnare i ragazzi che dopo la discoteca non possono guidare: “Qualcuno mi ha insultato, denigrato, su Fb, ma ringrazio tantissime persone sarde che mi hanno rincuorato facendomi sentire pieno di orgoglio, dignità, per loro è come fossi un fratello”


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La sua è una storia bella da raccontare, la storia di un ragazzo cresciuto in Sardegna, ma lui è del Marocco, di Casablanca, abita a Capoterra con i suoi genitori, (un papà sardo e una mamma di nazionalità marocchina), ha una moglie e aspetta una bambina. Mohamed Simon Aghlane, 43 anni compiuti lo scorso 16 febbraio, si è messo in gioco, con buona volontà e soprattutto dignità come pochi farebbero: con la sua macchina ogni giorno accompagna le persone a fare le commissioni, accompagna a casa decine di giovani che hanno trascorso la serata in discoteca e non possono perciò guidare per la loro e per l’altrui incolumità.

IL RAGAZZO BUONO. Mohamed ha una voce rassicurante, parla benissimo l’italiano, non ha mai commesso un reato e questo è scritto anche in Tribunale, dove al casellario risulta a posto con la giustizia, percepisce una piccola pensione di invalidità di 280 euro al mese, pochi soldi, ma dentro di sé non ha mai voluto o pensato di fare altro per poter guadagnare velocemente, forse come tanti, ma quel mondo non gli appartiene. Per nulla.

L’INTEGRAZIONE. Qui nell’hinterland cagliaritano sono in tanti che lo conoscono, gli vogliono un bene dell’anima: è diventato quel ragazzo buono, di colore, che ha ormai un orgoglio sardo dentro la sua anima. E riesce ad emozionarsi: “Amo l’Italia  – dice – voglio bene alle persone che qui a Cagliari mi hanno fatto sentire un amico, un fratello, uno di loro, ma qualcuno mi ha fatto del male, su Facebook, qualcuno mi ha insultato, denigrato, mi hanno fatto piangere, ma ringrazio invece quelle tantissime persone che mi hanno difeso, mi sono state vicino. Non accetto le elemosine, le donazioni – evidenzia Mohamed – ho messo questo annuncio perché ho bisogno di lavorare, di rendermi utile alla gente e tanti lo hanno davvero capito”. 


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