Capoterra, esplode la polemica sul no al nuovo centro commerciale. Magi: il feudo tutela i monopoli

“Oggi, infatti, a Capoterra si tenta di arenare qualsiasi iniziativa commerciale. Nel corso del Consiglio comunale di ieri, nonostante il parere favorevole del dirigente, è stata ingiustificatamente rinviata perfino l’approvazione del parere preventivo sulla realizzazione di un’area commerciale all’ingresso del paese”


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di Franco Magi (consigliere Psd’Az)

NEL FEUDO DI CAPOTERRA: SI AI MONOPOLI, NO ALLA LIBERA CONCORRENZA La maggioranza del Consiglio comunale di Capoterra, con 1 solo voto di scarto (11-10), ha approvato un emendamento (palesemente illegittimo a mio parere) per limitare a soli 400 mq la superficie di vendita dell’area commerciale ex PGM, sulla SS 195, prima del bivio di Su Spantu. Dopo aver tentato di derubricare a zona agricola tale area, subendo nel 2018 la condanna del TAR Sardegna anche al pagamento delle spese legali, l’attuale maggioranza persevera nell’impedire la nascita di una libera concorrenza, violando così il D.L. 223/2006 che sancisce il “principio di massima liberalizzazione del settore del commercio, senza imposizioni di limiti, connessi in particolare a quote di mercato predefinite”. Tale principio è stato ribadito anche dalla Corte Costituzionale, che ha chiarito che per eventuali deroghe è necessario verificare se i limiti imposti dagli atti di pianificazione urbanistica possano ritenersi correlati e proporzionati a imperativi motivi di tutela dell’ambiente, della salute pubblica etc.., dovendosi, in caso contrario, reputare tali limitazioni non riconducibili a motivi imperativi di interesse generale illegittime. Ma nel feudo di Capoterra, secondo alcuni, esiste un sistema giuridico parallelo a quello dello Stato italiano che consente di decidere arbitrariamente tutelando gli interessi degli oligopoli che gestiscono il commercio. Appare infatti ridicolo sostenere da un lato che “motivi imperativi” di salute vietino alla ex PGM strutture di vendita superiori a 400 m2, mentre a pochi metri di distanza la stessa maggioranza si appresta ad approvare rapidamente il raddoppio del supermercato di Frutti d’Oro.
Ma c’è di più. Tale “trattamento” non è purtroppo stato riconosciuto solo all’ottemperanza della sentenza del TAR Sardegna sui terreni ex PGM. Oggi, infatti, a Capoterra si tenta di arenare qualsiasi iniziativa commerciale. Nel corso del Consiglio comunale di ieri, nonostante il parere favorevole del dirigente, è stata ingiustificatamente rinviata perfino l’approvazione del parere preventivo sulla realizzazione di un’area commerciale all’ingresso del paese, conosciuta come ex cantina. Nessuno può fare commercio. Nel feudo di Capoterra si devono tutelare i monopoli. Peccato che la norma sia chiara, e tra qualche mese il Comune si troverà un’altra condanna ed una cospicua richiesta di risarcimento del danno. Ma la memoria di tutti sarà lunga, perché per fortuna – anche grazie ai social – tutto sarà documentato. Hanno votato contro la liberalizzazione ed a favore dei monopoli il Sindaco Francesco Dessì, il presidente del consiglio comunale Giacomo Mallus (che si è perfino dato la zappa ai piedi, essendo di Rio San Gerolamo, che da tempo attendeva uno spazio commerciale), Vittorina Baire, Fabrizio Cau, Roberta Marcis, Alice Aroni, Marco Zaccheddu, Veronica Pinna, Gianmarco Picci, Maurino Cossu e Gianfranco Littarru. A favore del rispetto della legge e della liberalizzazione del mercato tutti i restanti 10 Consiglieri.


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