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Capoterra, esplode la polemica sui buoni spesa: “Assurdo che vengano firmati dal sindaco”. Il Comune è stato velocissimo nell’attivarli, ma Franco Magi del Psd’Az non ci sta: “In Italia, dalla fine degli anni ’90, esiste un principio giuridico chiaro ed inequivoco, che riguarda la separazione del potere politico da quello amministrativo. Per questo motivo, tutti gli impegni di spesa sono obbligatoriamente a firma dei dirigenti. Ma non a Capoterra. Nel “feudo” di Capoterra dispiace rilevare che si cerca di strumentalizzare perfino questo difficile momento per “cercare” di fare “cassa elettorale”, inducendo subdolamente i cittadini più bisognosi a ritenere che i buoni siano una gentile “concessione” del Sindaco e non un loro diritto. Il mondo è cambiato, ma a Capoterra si persevera con il poco edificante metodo borbonico di confondere il diritto con il favore. In nessun Comune della Repubblica italiana si è arrivati a tanto. Tutto questo è riprovevole. Mi auguro che i buoni spesa vengano ristampati e che venga immediatamente tolto dagli stessi il nome del sindaco. Spetta invece al Sindaco adottare ben altre misure in favore dei cittadini e del tessuto produttivo capoterrese, evitando inutili “sorrisi” e tentativi maldestramente beffardi”, attacca l’esponente dell’opposizione.