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Centinaia di passeggeri bloccati per oltre un’ora all’aeroporto di Olbia. La denuncia della deputata del Movimento 5 Stelle Mara Lapia: “Vi racconto che cosa è accaduto ieri notte all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Di rientro da Roma, con il volo atterrato regolarmente intorno alle 22:45, centinaia di passeggeri sono stati bloccati all’interno dell’aerostazione da agenti della Guardia di Finanza che chiedevano l’autocertificazione Covid-19. Non volevano far uscire quanti erano sprovvisti del modulo compilato. Io avevo l’autocertificazione ma mi sono messa a disposizione dei tantissimi che non sapevano come fare: il modulo, infatti, non era presente in formato cartaceo in aeroporto e neppure all’interno dell’aeromobile. Dal 13 giugno, peraltro, lo si potrà compilare soltanto nella versione digitale on line: non oso immaginare quanti disagi ciò potrà causare ai viaggiatori.
Gli agenti non volevano sentire ragioni, così ho atteso che arrivasse il comandante dell’equipaggio Alitalia. Mi sono presentata e gli ho spiegato che cosa stava accadendo. Lui mi ha risposto che la compagnia aerea non poteva consegnare i moduli ai passeggeri poiché la Regione Sardegna non li aveva forniti neppure a loro. E che, quindi, lui non aveva alcuno strumento per intervenire. Ho cercato di spiegare le nostre ragioni anche al personale di terra dello scalo, e poi nuovamente alla Guardia di Finanza e alla Dogana. Ho fatto notare loro che i viaggiatori non possono farsi carico dei disservizi e delle negligenze creati da chi, come il Presidente della Regione Christian Solinas, dapprima decide di assumere provvedimenti differenti rispetto alle altre Regioni e poi non provvede neppure a far distribuire i moduli per l’autocertificazione. Ho pure detto che le forze di polizia non prendono ordini dal Presidente della Regione. Molti passeggeri volevano chiamare i carabinieri, si è creata parecchia confusione. I turisti stranieri erano allibiti, e tra le persone più anziane ha iniziato a serpeggiare il panico. Comprendo l’imbarazzo delle forze dell’ordine, ma alla fine abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di uscire. Fuori c’erano decine di tassisti e familiari che aspettavano i passeggeri arrivati da quasi un’ora. Una situazione paradossale che crea enormi danni d’immagine per la nostra Isola. Si è parlato per settimane del nulla, e ora ci troviamo di fronte a un caso del genere. Mi risulta che qualcuno ricorrerà alla magistratura ordinaria per denunciare l’accaduto. Io mi riservo di informare immediatamente i Ministri competenti. Per concludere, mi preme ricordare che mentre negli aeroporti si vivono tutti questi disagi, negli scali portuali i viaggiatori sbarcano senza che venga richiesto alcun tipo di autocertificazione. Forse c’è qualcosa che non va?”