Cala il sipario sul Rally Italia Sardegna: boom di presenze

Quattro giorni di spettacolo e arenalina pura, centomila presenze, è il bilancio più che positivo di questa edizione del Rally Italia Sardegna 


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Quattro giorni di spettacolo e di adrenalina pura, un boom di 100mila persone, l’apprezzamento di Fia e organizzatori, che aspettano solo di avere qualche certezza economica in più dalla Regione per confermare l’evento anche per i prossimi anni, una vetrina televisiva planetaria su tutto ciò che la Sardegna può offrire di meglio in termini di accoglienza e di ospitalità, una macchina logistica oliata alla perfezione, che ha funzionato a meraviglia. Al di là dello straordinario spettacolo offerto al volante da Thierry Neuville e compagni, Rally Italia Sardegna 2016 è stato un successo straordinario. Anche a mente fredda, ad alcuni giorni dalla conclusione della tappa italiana del World Rally Championship, la soddisfazione è tantissima.

Brindano gli organizzatori, ovviamente, che hanno azzeccato una formula in grado di accontentare tutti, dai piloti ai tifosi, dalle case automobilistiche alle televisioni, dalla Regione agli enti locali. Esulta Alghero, epicentro della manifestazione, sede della direzione di gara, della sala stampa e del parco assistenza, ma anche di “Casa Sardegna”, dove l’isola è andata in scena ogni giorno e ha messo in mostra le proprie eccellenze culturali, gastronomiche, produttive e naturali, e di “Fuori Gara”, la rassegna di concerti, spettacoli pirotecnici, campagne ambientali e altre manifestazioni che hanno trasformato il rally in un evento straordinario, una partenza col botto per l’estate della Riviera del corallo. Gioisce la Regione, il cui investimento è stato abbondantemente ripagato in termini di visibilità per la Sardegna e di promozione turistica per l’intero territorio regionale, esposto ai riflettori di una kermesse in grado di accalappiare l’attenzione di milioni di appassionati sparsi per il mondo.

Automobil Club d’Italia e Aci Sport preferiscono che siano gli altri a dire che è stato un successo. Antonio Turitto, responsabile organizzativo di Rally Italia Sardegna 2016, si limita pertanto a snocciolare qualche numero. «Il bilancio della gara è altamente positivo, Alghero ha confermato di essere luogo privilegiato per l’ubicazione del parco assistenza, del podio e del quartier generale – dice Turitto – almeno 30mila persone nell’arco della settimana hanno frequentato il parco assistenza, mentre domenica 5mila spettatori hanno assistito alla premiazione ai bastioni Magellano». Se non basta, «12mila persone si sono assiepate lungo il tracciato della alla Power stage Sassari-Argentiera, mentre all’Ittiri Arena, per la super speciale d’apertura, erano in 8mila – conclude Turitto – in totale pensiamo che quest’anno a Rally Italia Sardegna abbiano assistito almeno 100mila persone».

Anche il sindaco di Alghero, Mario Bruno, parla di un grande successo. «Alghero e la Sardegna si confermano tra i palcoscenici più apprezzati al mondo – dice – grazie alla straordinarietà dei paesaggi, la bellezza dei percorsi e l’accoglienza che solo noi sardi sappiamo riservare, anche quest’anno i numeri del Rally Italia Sardegna consacrano Alghero tra le capitali mondiali dei motori». Bruno ringrazia tutti, dalla Fia all’Aci, da Aci Sport al Coni, dagli sponsor ai volontari. Fino agli studenti algheresi, protagonisti in sessanta di un’iniziativa inserita nell’ambito dei programmi per l’alternanza tra scuola e lavoro attraverso un accordo con gli organizzatori «che gli ha consentito di contribuire alla riuscita dell’evento», dice il sindaco. «Si lavora già all’edizione 2017 con un unico obiettivo, quello di migliorare ancora e di continuare promuovere con successo Alghero e la Sardegna nel mondo», assicura Mario Bruno, per il quale «la crescita e la creazione di valore economico sono sempre più legati alla valorizzazione delle peculiarità culturali e ambientali, anche e soprattutto attraverso gli eventi sportivi».

Costretto altrove dagli impegni istituzionali, l’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, ha seguito Rally Italia Sardegna con ogni strumento a disposizione e si è fatto raccontare tutto dai suoi più stretti collaboratori. «È stato uno spettacolo e un successo sotto tutti i punti di vista, quattro giornate di altissima qualità tecniche delle prove, corse in impareggiabili, scenari naturalistici, folla di pubblico entusiasta, ritorno economico», è il commento entusiasta di Morandi. «L’edizione 2016 ha confermato che la tappa rallistica mondiale è ogni anno l’appuntamento sportivo simbolo nell’isola, nonché uno dei principali del calendario degli eventi con programmazione triennale, finanziato dalla Regione», spiega.

«La Sardegna ha messo in mostra i territori della Nurra e del Sassarese, sino ai confini con la Gallura, confermandosi una volta di più terra ideale dove ospitare i massimi avvenimenti motoristici – prosegue l’assessore – il rally mondiale, grazie anche al sostegno della Regione, è una delle eccellenze del panel triennale di grandi eventi identitari, letterari, musicali, enogastronomici, di artigianato artistico, sportivi, che rientra nel piano strategico di allungamento della stagione turistica». Tutto merito «della capacità di fare sistema che hanno dimostrato Regione ed enti locali, il cui supporto è stato essenziale». A partire da questo risultato, Morandi alza l’asticella. «L’obiettivo è posizionare la Sardegna come riferimento nello scenario dei grandi eventi automobilistici e riceverne un importante ritorno d’immagine – conclude – con particolare attenzione per il target medio-alto che caratterizza il mondo degli appassionati».


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