Le sanzioni per chi “non raccoglie le deiezioni degli animali” vanno dai venticinque ai cinquanta euro, ma l’incasso nel 2018 è stato pari a zero euro. E l’idea che i cagliaritani che hanno un cane siano tutti “amanti” della pulizia – cioè sempre armati di sacchetti per raccogliere gli escrementi degli amici quattrozampe – può reggere solo in parte. I classici “ricordini” del passaggio di un cane sono un po’ ovunque, dalle strade del centro a quelle più periferiche. È compito della polizia Municipale compilare i verbali: “Nell’ultimo anno abbiamo effettuato trenta controlli ad altrettanti proprietari di cani, tutti avevano l’attrezzatura tipica per raccogliere gli escrementi, o busta o sacchetto”, spiega il comandante della polizia Municipale Mario Delogu. La ragione delle zero multe, forse, è legata al fatto che “i miei uomini non svolgono controlli in borghese”. Se così fosse, “i risultati sarebbero maggiori. Siccome non siamo molti è opportuno, per questioni di visibilità, indossare sempre la divisa”.
E, se quanto deciso con tanto di ordinanza dall’amministrazione comunale di Asti, “multe sino a 500 euro per chi non pulisce la pipì del suo cane” a Cagliari sembra essere lontano dal diventare realtà, bisogna affidarsi principalmente al buon senso: “L’invito al rispetto del decoro urbano è costante, chi vuole bene al proprio cane deve volere anche bene ai concittadini che frequentano il suo stesso ambiente”, osserva Delogu.