Cagliari, una mamma disperata: “Alcol libero ai nostri figli minorenni, perchè nessuno controlla i locali?”

Liliana è una mamma disperata, racconta l’incubo di tanti genitori di figli 14-15enni: “Tra Marina e Stampace, tra il Corso le piazze e la Marina, ci sono locali che danno anche tre-quattro cocktail a ragazzini, oltre a birre e vino. Abbiamo paura per i nostri figli: chiediamo alla Polizia di controllare e fare rispettare le regole”


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Cagliari, una mamma disperata: “Alcol libero ai nostri figli minorenni, perchè nessuno controlla i locali?”. Liliana è una mamma disperata, racconta l’incubo di tanti genitori di figli 14-15enni: “Tra Marina e Stampace, tra il Corso le piazze e la Marina, ci sono locali che danno anche tre-quattro cocktail a ragazzini, oltre a birre e vino. Abbiamo paura per i nostri figli: chiediamo alla Polizia di controllare e fare rispettare le regole”. Liliana (il nome è di fantasia, per proteggere l’identità della bambina) racconta cosa succede praticamente ogni venerdì e sabato notte in pieno centro a Cagliari: “Mia figlia e le amichette escono il sabato sera fino alle dieci e mezza- spiega- e ci sono diversi locali che somministrano alcolici a fiumi ai minorenni. Per fortuna mia figlia è seria e ha bevuto questi cocktail solo due volte, ma una di loro li beve ogni sabato, e glieli somministrano con una semplicità e naturalezza disarmante, nonostante il mio compagno mi abbia detto, essendo un militare, che sono obbligati a chiedere un documento. Inoltre, non si possono sbagliare sulla loro età, perché mia figlia ne ha appena compiuto 15, ma le altre ne hanno solo 14”.
Non si tratta, purtroppo di episodi isolati. Liliana è una mamma con la preoccupazione dipinta negli occhi, per questo si rivolge a Casteddu Online: “So bene che un articolo arriva direttamente sulle scrivanie dei dirigenti, che a loro volta possono sensibilizzare gli organi competenti per il controllo di questi reati, molto gravi, a mio avviso. Non si può giocare sulla pelle dei bambini, la cosa grave è che tutti sanno e nessuno fa nulla. Certo, è anche colpa di molti genitori che sanno e stanno zitti, non fanno nulla. Sanno che i figli bevono e fumano e non muovono un dito, ma questa è un’altra storia. Ora chiediamo al Comune, alla Polizia Municipale, alle forze dell’ordine: davvero è impossibile fare rispettare le regole e evitare che un ragazzino possa magari finire in coma etilico?”. (j.n.)


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