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Se a qualcuno venisse in mente di realizzare una “cartolina” del degrado di Cagliari, quella dei cassonetti di via Dettori darebbe il senso dell’eterno. Almeno, in attesa del via al porta a porta. Sì, perchè ormai da tantissimi anni i contenitori dei rifiuti di quella breve strada che unisce il Largo Carlo Felice col rione portuale della Marina rappresenta, almeno due volte alla settimana, un “inno alla sporcizia”. Sacchetti neri stracolmi e abbandonati per terra, così come tantissimo cartone. Uno schifo bello e buono, con le temperature in netto rialzo il binomio “rifiuto-puzza” è bello che servito.
Nel primo lunedì di maggio, con il sole bello alto in cielo che gioca con le nuvole, sono molti i vacanzieri in giro per la città. In molti, passando per quei pochi metri, si tappano il naso e strabuzzano gli occhi: soprattutto i tedeschi, tutt’altro che abituati a scene come quelle dei rifiuti ammassati e abbandonati durante la pausa pranzo. Domani sbarcano oltre 5mila crocieristi. La speranza dei cagliaritani e, soprattutto, dei commercianti e ristoratori della Marina è che di quei rifiuti non ci sia più manco l’ombra, tantomeno la puzza.