La nave Hassen, con a bordo 880 immigrati provenienti da Siria, Eritrea e Etiopia, è arrivata al porto Canale di Cagliari poco prima delle 14,30. Tra i migranti anche circa 30 bambini e 118 donne, alcune in stato di gravidanza. Presente al momento dell’approdo il questore di Cagliari, Filippo Dispenza, oltre ali volonatari della Croce Rossa. Terminate le visite mediche gli extracomunitari verranno sistemati in diversi centri di accoglienza in tutta l’isola.
“Siamo un’isola al centro del Mediterraneo – scrive Pigliaru sul suo profilo face book – il Mediterraneo è il nostro mondo. Mentre qualcuno specula sulla paura per l’arrivo di 800 migranti in fuga dalla fame e dalla guerra, io so invece che la Sardegna è una terra generosa che, nonostante i suoi molti problemi, è pronta a dare una mano a chi ne ha bisogno, quando ne ha bisogno”.
A disposizione medici e ospedali pronti ad affrontare l’emergenza. “In questo momento è necessario evitare le polemiche e attivare, in maniera efficiente e solidale, tutte le forze del sistema regionale sardo per accogliere 900 migranti che hanno bisogno d’aiuto, dopo aver lasciato il loro Paese rischiando la vita”. A dirlo è l’assessore della Sanità Luigi Arru spiegando come siano state organizzate le operazioni di soccorso e controllo, per la ricezione del più alto numero di profughi mai sbarcato nell’Isola. Il Sistema sanitario sardo, sotto il coordinamento della Prefettura di Cagliari e della Presidenza della Giunta regionale, in accordo con la Protezione Civile, si è attivato per organizzare le operazioni di assistenza nel Porto Canale di Cagliari, dove circa 900 persone, tra adulti e bambini, stanno per sbarcare da una nave militare tedesca che li ha soccorsi in mezzo alle onde del Mediterraneo.
Le operazioni di triage. Per una prima valutazione sulle condizioni di salute, sarà a disposizione una squadra di 16 medici (12 dedicati alle visite degli adulti e 4 pediatri) e 10 infermieri, che potranno operare in ambulatori mobili predisposti dalla Protezione civile, contemporaneamente con le procedure di identificazione effettuate dalle forze di polizia. “Stiamo cercando di ridurre al minimo il rischio a livello sanitario – ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru – intervenendo tempestivamente. Ripeto, non è il momento di creare panico: siamo pronti per la gestione di eventuali emergenze grazie alle autoambulanze medicalizzate del 118”.
Le procedure sanitarie. A coordinare le procedure sanitarie nel porto è Silvana Tilocca, direttore del Dipartimento Igiene della Asl 8, esperta di medicina delle migrazioni. Tutti gli ospedali di Cagliari e della Sardegna sono stati preallertati, nel caso fosse necessaria una assistenza di secondo livello, in ragione del fatto che molti viaggiano da circa una settimana in condizioni disagiate. Foto dal web.