Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
I dati sono in crescendo: 9024 nel 2017, 11269 l’anno scorso e, da gennaio a ottobre 2019, già 9541. Provando a utilizzare la sfera di cristallo, se tra novembre e dicembre la media verrà rispettata, si arriverà al totale “record” di quasi 11500. I numeri si riferiscono alle multe, staccata dagli agenti della polizia Municipale, agli automobilisti cagliaritani. Tutte le vetture sono state portate via col carro attrezzi nel deposito di viale Monastir e così, oltre ai 42 euro della sanzione base, sono scattati anche gli ottanta euro, in media, per poter ritornare in possesso della tanto amata macchina. Sono da “infarto” i dati, comunicati al nostro giornale, dai piani alti della caserma di via Crespellani. Ed è impossibile ottenere una cifra esatta dei soldi incassati: più strada deve fare uno dei cinque carro attrezzi utilizzati da una cooperativa autorizzata dal Comune. Quindi, gli ottanta euro sono “ballerini”. Sicuramente, una delle ragioni dell’impennata di contravvenzioni è legata alla pulizia delle strade, nel 2018 hanno sfiorato quota cinquemila ed è difficile immaginare un drastico calo negli ultimi dieci mesi: a breve l’amministrazione comunale potrebbe rivedere tutto il progetto, eliminando i divieti di sosta. Ad oggi, però, bisogna continuare a tenere gli occhi bene aperti e “appuntarsi” giorni e orari delle vie interessate dalla pulizia.
Ma le multe, a Cagliari, nell’ultimo anno sono “piovute” anche a causa di altri motivi: “I più disparati, dall’occupazione di stalli riservati ai diversamente abili sino alla doppia fila”, informano da via Crespellani. E proprio la doppia fila selvaggia riguarda tutta la città: dalle strade a pochi passi dalle vie dello shopping passando per San Benedetto, sino ad arrivare a Sant’Avendrace. Non è una novità, certo, in una città dove la fame di parcheggi gratuiti è davvero tanta. Anche nello “stradone” davanti al tribunale di piazza Repubblica, quasi ogni giorno, c’è chi lascia l’auto in pendenza, prima della curva per via Tuveri. Il rischio della multa? Altissimo: l’alternativa è dover pagare per uno degli stalli sotterranei di via Amat.