Cagliari, studenti in classe dopo viaggi a ostacoli: “Sui bus anche 30 persone, meglio la metro”

Il ritorno alle superiori per migliaia di ragazzi “in sicurezza”, ma per arrivare a scuola c’è chi ha dovuto prendere i mezzi pubblici, col rischio assembramenti: “Orari migliori ma ancora molta gente a bordo, invece la metropolitana leggera era quasi vuota”. Ecco le loro testimonianze


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Il primo giorno di scuola in presenza, dopo oltre tre mesi di didattica a distanza, per tanti studenti sardi? “In sicurezza”: gel igienizzanti e aule piene per metà hanno permesso di garantire i giusti distanziamenti, ma in più di un caso ci sono da segnalare disagi per chi, non potendo contare su un passaggio in auto da parte dei genitori, si è dovuto affidare ai mezzi pubblici. C’è il caso di assembramenti registrati alla fermata del pullman in via Liguria a Cagliari, davanti al liceo Pacinotti, per esempio. Ma anche alcuni studenti di altre scuole hanno raccontato di disagi e di bus “ancora pieni”, nonostante gli ingressi scaglionati e il cambio di orari imbastito da vari dirigenti scolastici. Al liceo Dettori, Francesca, 16 anni, è arrivata “da Quartu. Prendo abitualmente un pullman che mi porta sino in piazza Repubblica. La situazione non è che sia cambiata granchè, a bordo c’erano una trentina di persone, diciamo che andavano bene ma di solito ce ne sono di più”, racconta. “Da ottobre ho fatto la didattica a distanza, per me è stata abbastanza drammatica perchè non sappiamo come gestirci i compiti, i prof non si sono fidati a interrogarci a distanza perchè pensavano che qualcuno potesse suggerirci le risposte”.

 

Chi invece, pur arrivando da Monserrato, non ha avuto grossi problemi è Giulia, diciassettenne del Dettori: “Ho preso la metropolitana, fortunatamente era vuota, l’anno scorso non succedeva”, afferma. “C’erano pochissime persone, l’ho sempre presa anche in passato. Per avvicinarmi di più all’istituto, però, prendevo anche il pullman, era sempre pieno. La didattica a distanza? Ci sono stati problemi di comprensione con i professori ma, alla fine, nonostante le difficoltà per le interrogazioni e i molti compiti che ci hanno dato pensando che non avessimo nulla da fare, ha pesato ma, alla fine, mi sono abituata. Anche io ho fatto il tampone, qualche giorno fa, e sono risultata negativa”.


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