La tripla cifra, a livello di giorni di attesa, compare ancora dopo tanti esami e visite disponibili nei tre ospedali di Cagliari gestiti dall’Asl e nelle strutture mediche della Città Metropolitana. Si supera agilmente quota 200, in vari casi si tratta dello stesso esame ma in luoghi diversi. I tempi scendono, e nemmeno sempre, se si è disposti a viaggiare e raggiungere luoghi quali Muravera, Isili, Mandas o San Nicolò Gerrei: anche se, soprattutto per gli anziani, anche Decimomannu, Elmas o Quartu Sant’Elena rappresentano posti difficili da raggiungere. Tirando le somme e leggendo il documento fresco di pubblicazione da parte dell’Asl di Cagliari sulle prime disponibilità per sede e i tempi medi di attesa in giorni, ci sono anche casi di attese inferiori ai dieci giorni, come una visita ginecologica a Muravera, un giorno di attesa, o a Quartu, tre giorni, ma si tratta di una netta minoranza. Attesa minima di due mesi per la stragrande maggioranza delle prestazioni mediche gratuite. Perchè le prime disponibilità significa anche che chi prima prenota prima viene visitato, ecco perchè esistono molte alternative. Ma, se le strutture ci sono, è la distanza a fregare, o la differenza nei tempi di attesa.
Qualche esempio? Un ecocolordoppler ai tronchi sovraortici può essere fatto dopo appena 46 giorni al poliambulatorio di viale Trieste, ma se non c’è posto bisogna andare tra ben 276 giorni a Mandas, tra 126 a Quartu o centoventidue nella più lontana Senorbì. Per l’ecografia completa all’addome è un valzer di date e speranze: 76 giorni al Santissima Trinità, 9 al Binaghi e 53 al Marino. Oppure 129 a Mandas e ben duecentoventi giorni a San Nicolò Gerrei. Possono passare, a seconda della fortuna, anche sette mesi prima di poter effettuare una visita pneumologica e possono trascorrere trecento giorni, se le disponibilità a Cagliari non ci sono più, per un controllo al cuore. E per fortuna che si sa che con la salute non c’è nulla da scherzare. Meno di cento giorni, ma quasi sempre almeno due mesi, di attesa per visite al cervello o all’addome. E per una mammografia, la più fortunata si può liberare dalla visita dopo 22 giorni, la meno fortunata deve attendere anche 203 giorni e non in un ospedale ma in uno studio radiologico convenzionato. L’elenco completo delle liste di attesa per le tantissime prestazioni sanitarie si può trovare qui.