Cagliari, ristoratore beffato: “Multa per un versamento in ritardo, intanto siamo fermi da 10 mesi”

La sorpresa nella cassetta postale di Marco Milia, ristoratore della Marina: “Ho versato i contributi per infortuni e pensione in ritardo, ora dovrò pagare una multa: è bello sapere che lo Stato c’è, ti chiude dieci mesi ti manda le sanzioni: lo sanno che sino a Pasquetta non lavoreremo?”


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La multa non è elevata, ma se non la pagherà in tempi rapidi rischia di ingigantirsi. Dieci euro e novantotto centesimi, sanzione arrivata “per pagamenti effettuati oltre il limite originario di scadenza”. Il mittente è l’Inail, il destinatario è un ristoratore cagliaritano, Marco Milia. Il fondo pensionistico e contro gli infortuni è importante, ma Milia non ha rispettato la data di scadenza. Ed è arrivata, puntuale, la legnata: “È bello sapere che lo Stato c’è e, se ritardo perchè ci chiudono dieci mesi ti manda le sanzioni”, questo il suo commento amarissimo. “Ovviamente li pagherò, ci manca solo che arrivi Equitalia, a quel punto dovrei versarne almeno settanta”. E, se la sanzione per il ritardo è un qualcosa di giusto, il ristoratore punta il dito proprio contro la celerità della comunicazione. “Da quasi un anno viviamo tra lockdown e restrizioni, per queste comunicazioni lo Stato è rapidissimo”.
“Oggi, a pranzo, la Marina è deserta. Ho qualche cliente, tre tavoli occupati su dodici, e non sono l’unico in questa situazione. Ora ci chiuderanno sino a Pasqua e Pasquetta, prima di maggio non penso che ci faranno ripartire la sera. La situazione è sempre più grave”.


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