Cagliari, polpa di ricci illegale in diversi ristoranti: sequestrate anche reti a strascico

L’importante operazione della Guardia Costiera a Cagliari: sequestro di polpa di ricci in diversi ristoranti cittadini


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Durante il fine settimana i militari della Capitaneria di porto di Cagliari hanno condotto una serie di attività di polizia marittima finalizzate al controllo della filiera ittica e al contrasto della pesca marittima irregolare, nelle acque del Golfo di Cagliari e sul territorio.

Le diverse unità navali sono state impegnate in dei controlli a bordo di pescherecci intenti nell’attività di pesca nella predetta porzione di mare, a seguito ispezioni delle effettuate sono state riscontrate diverse irregolarità rispetto alle normative vigenti sull’attività di pesca a strascico. A bordo di alcune delle unità ispezionate, gli uomini della Guardia Costiera hanno proceduto al sequestro degli attrezzi da pesca risultati non conformi, i quali presentava delle reti con maglie di ampiezza sottomisura rispetto alla dimensione consentita.

 L’attività di pesca condotta con questa tipologia di reti illegali è estremante dannosa per la risorsa ittica, poiché tale modalità di cattura è ritenuta poco selettiva nella tipologia del pescato, nel quale vengono inclusi esemplari giovanili di varie specie di pesce fondamentali per il mantenimento degli stock ittici nel tempo.

 Oltre ai sequestri dei relativi pescati sono stati elevati ulteriori verbali amministrativi a seguito dei controlli effettuati sui documenti di bordo, nonché sono applicati i punti sanzionatori alla licenza di pesca e al comandate.

Contestualmente alle attività condotte in mare il nucleo deputato al controllo pesca della Capitaneria di Porto di Cagliari, ha portato avanti una serie d’ispezioni all’interno di vari ristoranti ricadenti del proprio territorio di competenza. A seguito dei quali sono state riscontrate diverse irregolarità in materia di tracciabilità del prodotto ittico. Nel caso specifico sono stati posti sotto sequestrato un numero ingente di vasetti contenti polpa di riccio, sprovvisti di etichettatura e quindi privi di tutte quelle informazioni essenziali perla commercializzazione del prodotto. Durante il fine settimana i militari della Capitaneria di porto di Cagliari hanno condotto una serie di attività di polizia marittima finalizzate al controllo della filiera ittica e al contrasto della pesca marittima irregolare, nelle acque del Golfo di Cagliari e sul territorio.

Le diverse unità navali sono state impegnate in dei controlli a bordo di pescherecci intenti nell’attività di pesca nella predetta porzione di mare, a seguito ispezioni delle effettuate sono state riscontrate diverse irregolarità rispetto alle normative vigenti sull’attività di pesca a strascico. A bordo di alcune delle unità ispezionate, gli uomini della Guardia Costiera hanno proceduto al sequestro degli attrezzi da pesca risultati non conformi, i quali presentava delle reti con maglie di ampiezza sottomisura rispetto alla dimensione consentita.

 L’attività di pesca condotta con questa tipologia di reti illegali è estremante dannosa per la risorsa ittica, poiché tale modalità di cattura è ritenuta poco selettiva nella tipologia del pescato, nel quale vengono inclusi esemplari giovanili di varie specie di pesce fondamentali per il mantenimento degli stock ittici nel tempo.

 Oltre ai sequestri dei relativi pescati sono stati elevati ulteriori verbali amministrativi a seguito dei controlli effettuati sui documenti di bordo, nonché sono applicati i punti sanzionatori alla licenza di pesca e al comandate.

Contestualmente alle attività condotte in mare il nucleo deputato al controllo pesca della Capitaneria di Porto di Cagliari, ha portato avanti una serie d’ispezioni all’interno di vari ristoranti ricadenti del proprio territorio di competenza. A seguito dei quali sono state riscontrate diverse irregolarità in materia di tracciabilità del prodotto ittico. Nel caso specifico sono stati posti sotto sequestro un numero ingente di vasetti contenti polpa di riccio, sprovvisti di etichettatura e quindi privi di tutte quelle informazioni essenziali perla commercializzazione del prodotto.


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