Una nuova foresta a Monte Urpinu, nella grande area (60 mila metri quadrati) tra viale Europa e via dei Conversi. Che renderà il parco più grande e potrà collegarsi fino all’oasi di Molentargius creando un immenso polmone verde nel cuore della città. Il progetto delle foresta urbana di Monte Urpinu, già annunciato a dicembre, è stato approvato dal sindaco metropolitano Paolo Truzzu. Ora manca solo il progetto esecutivo e poi via ai lavori
Riguarda la parte meridionale del Colle di Monte Urpinu. Non quella del versante del Parco comunale (247 mila metri quadrati), molto frequentato dai cittadini, più infrastrutturato e integrato con il resto della città. Ma l’altro, privo di gestione e praticamente inagibile, che vede il proliferare di mini discariche abusive, che ha subito vari incendi (pericolosi per la prossimità con case e condominii), rifugio ideale per senzatetto e consumatori di “sostanze”, e che soffre di un progressivo dissesto idrogeologico.
Troveranno dimora 6 mila piante e verrà installata nuova segnaletica e ci saranno nuove opere di arredo, per la fruizione dell’area da parte dei cittadini che potranno svolgere piacevoli passeggiate in zona ombreggiata e attività fisiche all’aria aperta, ed attività riabilitative per il vicino ospedale “Binaghi”, specializzato in malattie respiratorie.
Con altre risorse si verificherà inoltre la possibilità di collegare questa area al parco comunale
Adiacente e al vicinissimo parco regionale di Molentargius.
L’area dell’intervento riguarda circa 6 ettari nella parte meridionale del colle tra via dei Conversi, via Is Guadazzonis, via Raffa Garzia, via Dexart, via Vidal, via Gemelli e via Garavetti,
su aree pubbliche (terreni comunali, tra cui l’Ex Cava comunale) e private (famiglia Dondina).
Negli ultimi vent’anni numerose sono state le richieste – sia da parte dei residenti che delle associazioni ambientali – per una riqualificazione dell’area, ma purtroppo senza alcun risultato concreto, ed il sito continua a soffrire di tanti problemi: rilascio abusivo dei rifiuti, crescente dissesto idrogeologico, degrado dell’esiguo patrimonio boschivo-arbustivo esistente (con numerosi episodi di alberi che crollano sulle auto parcheggiate nelle vie limitrofe), frequenti incendi, impossibilità di una fruizione sicura da parte della cittadinanza, ma rifugio ideale per senzatetto e tossicodipendenti, abbassamento della qualità estetica del quartiere.
Le numerose cave dismesse sono in uno stato avanzato di degrado: sede di discariche abusive, nonché luogo di potenziale pericolo per i cittadini, perché non ben recintate né sorvegliate.
In totale verranno messe a dimora circa 6 mila piante. Si procederà all’impianto di vegetazione tipica dei colli calcarei, con la creazione di aree di vegetazione arborea e arbustiva utili a differenziare le forme vegetali e a incrementare la biodiversità. L’obiettivo del progetto è quello di creare un sistema boschivo che funga sia da corridoio ecologico di connessione tra le lagune di Molentargius e Santa Gilla, sia come rafforzamento dell’ecosistema presente nel parco comunale di Monte Urpinu. I benefici diretti riguardano il disinquinamento atmosferico, l’effetto ‘raffrescamento’ e l’innalzamento dei valori paesaggistici del colle, mentre quelli indiretti includono la riduzione del fenomeno delle discariche, del rischio incendi e del rischio idrogeologico.
“Stiamo iniziando a raccogliere i frutti di quanto seminato nel primo periodo di mandato“,
sottolinea il sindaco metropolitano Paolo Truzzu. “Il tema del verde pubblico, non solo come manutenzione e mantenimento, ma come incremento, è uno degli assi portanti di questa amministrazione , e questo è uno degli esempi di come, se si hanno le idee, se si lavora in sinergia con le amministrazioni comunali, si può tutti insieme raggiungere l’obiettivo di una città metropolitana più sostenibile anche perché più verde”.
“Con la forestazione urbana vogliamo modificare in senso naturalistico il paesaggio delle nostre città e affrontare concretamente la questione ambientale per il benessere di tutti i cittadini e del territorio”, spiega il consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione
Umberto Ticca. “Vogliamo proporre uno sviluppo urbano contemporaneo e sostenibile, e queste due opere di forestazione sono i primi passi importanti di questo progetto”.