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Maxi polemiche per la proposta, firmata da Confesercenti e portata all’attenzione del Comune di Cagliari, di “chiudere” gli accessi al Poetto tramite varchi e controlli nell’estate 2020. La necessità di lottare contro possibili nuovi contagi da Coronavirus va a “sbattere” su un muro immenso di critiche da parte di tantissimi lettori di Casteddu Online, che bocciano l’idea di dover entrare in spiaggia e prendere la tintarella dopo aver preso un ticket, forse persino a pagamento: “Una beffa, meglio stare a casa o andare in montagna, scoppierà una pandemia di gente arrabbiata”, commenta Rita C. “Tanto vale dare il bonus vacanza direttamente alle strutture alberghiere per sopravvivere e ognuno a casa sua. Perché andare in vacanza con la paura, o in fila in attesa del turno per fare il bagno? Che vacanza sarebbe?”, osserva Alessandra S. “Io sto giornate intere al mare, vogliono costringermi a fare un’oretta a settimana?”, afferma Patty T. Pollice verso anche per Diana M. “Il mare è libero ed è giusto che tutti ne abbiano accesso con le giuste precauzioni e stando a distanza, pensiamo a chi non può permettersi di pagare questa quota, ma scherziamo? Ma di che cosa stiamo parlando? Ora volete privarci anche di andare al mare?”.
Pier Giorgio T. teme che le regole per l’estate 2020 possano poi valere anche per gli anni successivi: “A me questo costo simbolico non mi va giù , perché dopo che passerà tutto il costo simbolico lo lasceranno per sempre, quando la spiaggia e demaniale, cioè di tutti”. Giulio F. è netto: “Il weekend dalla mattina alla sera al Poetto, da giugno a settembre, è qualcosa di sacro, tra tuffi e risate”. Daniela T. : “Ma vi rendete conto delle file sotto il sole per poi correre il rischio di non entrare neanche, poi i controlli fatti da chi? Ma stiamo scherzando? Si chiama spiaggia libera e come tale deve restare, basta al buon senso delle persone andare e stare a distanza”.