Cagliari, non ci resta che piangere: sono troppi i misteri rossoblù

Dietro le quinte della possibile cessione del Cagliari agli americani, scene degne del miglior film di Troisi


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Ultimatum di Cellino agli americani. Mercoledì sarà il giorno decisivo per il destino della società rossoblù. Se non verranno rispettati gli accordi, per ora solo verbali, e se non si conosceranno i nomi degli acquirenti l’affare salta e si potrebbero riaprire le porte a Giulini del gruppo Fluorsid.    Cagliari venduto? Cagliari americano. Cagliari “in fondo in fondo”con 10 proprietari a stelle a strisce. Cagliari senza stadio e con la valigia di cartone. Arrivano gli americani e il primo pensiero che ci passa per la testa  è : Chi siete? Cosa volete? … Cosa portate ? La memoria ci riporta ad uno dei dialoghi del film di Massimo Troisi e Roberto Benigni , “Non ci resta che piangere” nella scena che si concludeva col doganiere che alla frontiera chiedeva sempre e comunque,al passaggio dello straniero, un fiorino. La notizia che la società rossoblu possa passare nelle mani di un nuovo gruppo, per ora misterioso, fa da capolino nelle colonne dei giornali e nei siti sportivi specializzati. Sui social si accende il dibattito, i tifosi si scatenano e non nascondono di preferire la proposta rappresentata da Silvestrone con la speranza che venga seguito l’esempio della Roma e chiedono garanzie. Per ora la corrente di pensiero che vorrebbe subito gli americani a capo della società supera tutto e tutti ma non mancano le polemiche.

La speranza è che chi arriva lo faccia finalmente con le ambizioni di chi vuole vincere subito. La società è sana e la speranza dei tifosi è che chi arriva porti l’entusiasmo  per realizzare in tempi brevi un progetto ambizioso e vincente con la realizzazione di uno stadio gioiello, sul modello della Juventus, per programmare una squadra che in poco tempo possa riaccendere l’entusiasmo dei suoi tifosi e soprattutto vincere qualcosa. Ma sarà  tutto vero? Per il momento si assiste e fanno notizia le azioni mediatiche dei possibili acquirenti che manifestano interesse  ma non ci sono certezze e il mistero è sempre più fitto. Nel calcio non si può improvvisare ma serve una programmazione seria e professionisti competenti che possano garantire la credibilità dei protagonisti e dei loro progetti. Occorre conoscere i nomi dei possibili proprietari subito, ma soprattutto capire quali siano gli obiettivi. Nel pomeriggio di sabato , alla notizia di un acconto di circa 10 milioni, versato dagli americani  nelle casse di Cellino, arrivano dai bene informati informazioni decisamente diverse.  Il presidente avrebbe dato l’ ultimatum ai rappresentanti del fondo americano e se non verranno rispettati gli accordi, per il momento esclusivamente verbali,entro mercoledì prossimo, l’affare salta. Solo in presenza di un contratto preliminare di acquisto definito nei dettagli potranno essere corrisposti gli acconti stabiliti e necessari per siglare l’accordo.  In caso negativo si riaprirebbero le porte per gli altri acquirenti del gruppo  Fluorsid rappresentato da Giulini interessati esclusivamente all’acquisto della squadra. Sempre mercoledì la commissione provinciale di vigilanza firmerà il verbale che autorizza i lavori alla stadio Sant’Elia per portare la capienza a 16 mila spettatori e rendere esecutiva l’iscrizione del Cagliari per la prossima stagione. Il comune ha fornito a Silvestrone le indicazioni  utili e le regole per poter presentare il progetto di costruzione di un nuovo stadio. Ma l’obiettivo degli americani sembra ormai chiaro a tutti: costruire 25 stadi nuovi in Italia con Cagliari e Roma a fare da città apripista e modello da seguire. A noi tifosi non ci resta che attendere e  urlare  Forza Cagliari senza fare regali a nessuno e non permettere che ci venga scippata la nostra squadra e che finisca nelle mani di personaggi senza scrupoli.


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