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Regna la confusione nel mondo della scuola. Almeno, a detta di insegnanti e presidi: barriere in plexiglass, forse visiere per proteggere gli alunni al rientro tra i banchi a settembre. Tutte ipotesi, sinora, allo studio del Governo e raccontate dalla ministra per l’Istruzione Lucia Azzolina. Che riceve, nei fatti, una bocciatura da Antonello Piga, insegnante e vicepreside della storica scuola Satta di Cagliari: “Annunci che cambiano in continuazione, da parte del ministero non c’è nulla di ufficiale, solo le linee guida del Comitato tecnico scientifico. Noi abbiamo seicento alunni, le barriere in plexiglass per la protezione potrebbero andare bene ma si scontrano con il fatto che lavoriamo con bimbi da tre a dieci anni, l’aspetto affettivo relazione è complicato”, afferma Satta, “l’organizzazione è tutta sulle nostre spalle e porterà a scelte dolorose come i doppi turni e la ricerca di ambienti esterni nel quale fare lezioni. Stiamo chiedendo a gran voce dei tavoli tecnici adesso, a giugno, perchè a settembre saremmo fuori tempo massimo. Il Satta dovrà fare una ricognizione sui numeri, dividere gli alunni in gruppi. Il tempo stringe”.
E i genitori chiedono di continuo lumi alla scuola: “Sono molto preoccupati per il ritorno dei loro figli, noi rispondiamo che stiamo cercando di organizzarci con i documenti che abbiamo tra le mani ma non possiamo ancora dare risposte chiare”.