A Cagliari morire diventa un lusso: “Funerali da 5mila euro, si risparmia sui fiori”

Più caro il classico loculo, la cremazione garantisce un risparmio: ma la bara è comunque indispensabile. Aumentano le famiglie che si “accontentano” di un funerale senza troppi orpelli: “Tutti chiedono uno sconto”. GUARDATE il video


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Anche morire ha un costo, e in città è tutt’altro che basso. Per l’ultimo saluto al parente defunto, il borsino dei prezzi è stabile. Cremazioni e inumazioni si aggirano attorno ai 3mila euro, se c’è anche il loculo il costo schizza fino a cinquemila. E, se ridurre in cenere il corpo del defunto è sicuramente più conveniente, c’è sempre da mettere in conto la bara. “Ce ne sono di varie qualità, di legni meno e più pregiati. Sono le famiglie a scegliere, e se chiedono sconti è ovvio che il servizio sarà di qualità inferiore”, spiega Davide Carta, da vent’anni titolare di un’agenzia funebre in via Cornalias.
Si cerca in ogni modo di far scendere il costo di un funerale: in tantissimi “rinunciano a fiori come le rose, puntando sulle gerbere e fiori di campo. Così si ha un risparmio, all’incirca, di 250 euro. Le cremazioni stanno sempre più prendendo piede, anche perché sono diminuite le concessioni dei loculi, e c’è un risparmio di 1400 euro per trent’anni”, osserva Carta. Che, anche per via della crisi, riconosce che “oggi tantissime famiglie si trovano in difficoltà per le spese di un funerale. Anche un decesso, ovviamente, ha un suo costo”.


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