Cagliari, l’ultima pizzetta di Mariano Saba: “A 70 anni mi riposo e ripenso a Gigi Riva e Maradona”

Chiude, dopo 35 anni, la storica pizzeria Bon Bon di via Paoli, per decenni meta di migliaia di cagliaritani. Il titolare, Mariano Saba: “Ora penso a curarmi e, poi, a riposarmi. Indimenticabile la foto insieme al Pibe de Oro quando venne a giocare in città, me le ha chieste un museo del calcio”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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L’insegna non c’è più, presto ce ne sarà un’altra, altrettanto storica, quella de “La Margherita” che, sino allo scorso settembre, è esistita in piazza Michelangelo. La pizzeria Bon Bon di via Paoli chiude, sparisce per sempre. Aperta nel 1986 da Mariano Saba con la moglie Cenza e il figlio Alessio, per decenni ha riempito le pance di migliaia di cagliaritani. Impossibile non aver gustato, almeno una volta, un calzone farcito o una porzione di patatine fritte. Meta di ritrovo di tantissimi giovani ma anche di coppie impegnate in passeggiate e spese in centro, quella di Bon Bon è un’altra insegna storica del food cagliaritano che scompare. E lui, Mariano Saba, il titolare, 70 anni, ripensa con nostalgia ai tempi andati. Nel suo locale campeggiavano le foto con Diego Armando Maradona e Gigi Riva: “La vita ti mette ad un bivio e devi scegliere. Ho alcuni problemi di salute, in più è un momento critico per la crisi commerciale, ecco perchè ho ceduto l’attività. Le foto con Maradona? Con lui ho avuto un buon  feeling, l’ho incontrato quando nel 1986 ha giocato la semifinale contro il Cagliari e durante un’amichevole con la Nazionale nel 1990, ci eravamo incontrati all’hotel Mediterraneo”. Cagliari è cambiata, negli anni: “Il mondo è cambiato, minimo due volte. Mi piace il dialogo con le persone, manca alle nuove generazioni. La città allora era vivibilissima e bella, ora qualcosa è venuto a mancare, forse a causa della tecnologia troppo galoppante. A me bastava un pallone e in 24 ci passavamo due ore, adesso si vive singolarmente. Manca quel cosiddetto associazionismo”, osserva Saba. Difficile dargli torto, soprattutto pensando al lavoro che ha svolto per decenni, fatto di contatti, chiacchiere e sorrisi.

 

Ora, la pensione: “Mi fermo, anche perchè non sembra ma ho raggiunto settant’anni. Vado avanti, sono contento perchè sono amante del calcio e di chi lo ama. Ho tanti amici che devo incontrare, ho avuto anche l’onore di avere Gigi Riva ospite moltissime volte con i figli Nicola e Mauro”, oltre alle altre star rossoblù, “Marchetti, gli Orrù”. La foto col Pibe de Oro e altri scatti d’epoca con Gigi Riva? “Ho fatto due quadri, con la modalità collage. Mi è venuto a trovare Simone Gallus, titolare del museo rossoblù che si trova a Quartu, sono esposte lì, ci sono anch’io. Mi ha immortalato mentre tenevo tra le mani le foto, sarò sempre presente lì”. Prima cosa da fare nella sua nuova vita? “Risolvermi i problemi di salute, poi chi vivrà vedrà. Sono riuscito a vendere l’attività, ho un po’ forzato la mano. Non volevo venderla senza darle un futuro”, spiega, “non a chi vuole solo passare l’ora. Mi è venuto a trovare un team giovane ma esperto nel settore della pizzeria perchè hanno lavorato per 17 anni nel locale di piazza Pascoli. Sono orgoglioso che sia lui, con i suoi parenti, a portare avanti la pizzeria di via Paoli”.