Cagliari, lo storico Asilo della Marina di via Baylle, è un luogo assai caro ai Cagliaritani in quanto rappresenta un’importante testimonianza storica e sociale della città. E’ stato fondato nel lontano 1864 dalle Figlie della Carità, svolgendo un ruolo fondamentale a sostegno delle famiglie bisognose. A lasciare un’impronta indelebile sono state due donne, Figlie della Carità: Suor Giuseppina Nicoli e Suor Teresa Tambelli, che vengono inviate a distanza di pochi anni in Sardegna e si incontrano all’Asilo della Marina, scrivendo negli anni una delle pagine più belle e significative della storia della città. Il processo di beatificazione di Suor Teresa Tambelli risulta ancora in corso, tuttavia in tempi recenti sono stati fatti importanti passi avanti, nel 2023 il Congresso dei Teologi del Dicastero per le cause dei santi, riconoscendo l’eroicità delle virtù della suora ha dato così la possibilità di essere dichiarata venerabile. Suor Teresa potrà essere proclamata beata in seguito al riconoscimento di un miracolo attribuito per mezzo della sua intercessione. Altra figura chiave nella storia religiosa e sociale della città è Suor Giuseppina Nicoli, arrivata a Cagliari nel 1899, ha dedicato la sua vita all’assistenza dei bambini poveri del quartiere, all’epoca uno dei quali in condizioni di maggiore disagio. E’ stata beatificata il 3 febbraio del 2008, in seguito al riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione. La sua tomba si trova nella cappella dell’Asilo della Marina, venerata come Madre dei Poveri. Nel corso degli anni, l’asilo si è trovato a dover fare i conti con l’insorgere di difficoltà finanziarie che hanno portato al pignoramento dello stesso; sarebbero stati, in particolare, dei ritardi nei finanziamenti regionali a portare un’accumulo di debiti per circa 237.000 euro, somma complessiva riguardante stipendi arretrati di ex dipendenti. La notizia ha generato non poche preoccupazioni tra le persone, dal momento in cui l’immobile rappresenta una pagina significativa della storia di Cagliari, in cui all’interno viene per di più custodita la tomba della Beata Nicoli che rischia di essere anch’essa oggetto del riscatto. Nonostante i tanti appelli per far fronte alla situazione, le speranze di salvaguardia sono ulteriormente sfumate quando, otto anni fa, il ministero dei Beni culturali ha annunciato la non sussistenza di particolari esigenze governative al fine dell’acquisizione dello stabile. Le Figlie della Carità di San Vincenzo, presenti in Sardegna dal 1856, continuano tutt’oggi a portare avanti il loro impegno attraverso attività caritative e sociali, “Quest’anno, per una felice coincidenza, si celebrano sia il Giubileo della Chiesa che il 400° Anniversario della fondazione della Congregazione della Missione”, hanno fatto sapere; l’appuntamento si terrà a Cagliari, domenica 19 Gennaio.