Cagliari – La sezione infanzia della scuola Fermi chiude, i bimbi verranno trasferiti a Montemixi ma le mamme non ci stanno: “Tra i problemi riscontrati, anche un pavimento deteriorato con particelle di amianto”. Dal prossimo anno scolastico la scuola per i piccoli non riaprirà, dovranno frequentare il plesso di Montemixi che, a detta dei genitori, presenta non poche problematiche. La questione è stata affrontata con la dirigente scolastica e con l’assessore alla pubblica istruzione del Comune. Le rassicurazioni per il futuro anno sono state inviate alle mamme, scritte nero su bianco, ma ciò non tranquillizza i genitori che proseguono con la presa di posizione affinché il Fermi non chiuda. Una nota, infatti, è stata inviata alle istituzioni, in cui vengono elencati i punti che pendono contro la nuova scuola di destinazione: “Molte di noi hanno avuto modo di visitare il plesso di Montemixi e abbiamo potuto osservare alcuni aspetti della struttura che noi definiamo “inammissibili”. Nello specifico, è stato notato un logoramento della pavimentazione. Il pavimento presente è fatto in “linoleum”, un materiale che presenta particelle di amianto nella sua composizione e queste particelle, quando il pavimento non è più integro vengono messe in circolo nell’ambiente causando danni alla salute che pensiamo possa immaginare” hanno scritto le mamme prima di Natale.
“Un altro aspetto molto importante riguarda i bagni. Il bagno per i disabili è fuori servizio e quelli rimanenti oltre che essere sprovvisti della decenza minima di una tavoletta in cui i bambini possano sedersi per espletare i loro bisogni fisiologici, sono oltretutto sprovvisti di un sistema di scarico idoneo alla forza e all’altezza di bimbi dell’età di chi frequenta la scuola dell’infanzia. I pulsanti di scarico sono infatti non funzionanti, posizionati troppo in alto e duri da premere persino per un adulto. Questo aspetto, ostacola l’autonomia che genitori e insegnanti cercano di stimolare quotidianamente in ogni bambino.
Aggiungiamo a questa lista di “cose che non vanno” che la sala mensa, anche se non ci capacitiamo di come sia possibile, è completamente sprovvista di un uscita di sicurezza.
Gli infissi non sono a prova di sicurezza di bambino, sia come altezza che come modalità di apertura dell’infisso stesso, non sono presenti rampe per disabili e a tutte queste cose tante altre ce ne sarebbero da aggiungere.
Tutte cose che riteniamo siano fortemente pericolose per i bambini frequentanti quella struttura.
Vorremmo inoltre portare alla sua conoscenza che l’anno prossimo i bambini che abbandoneranno la scuola di Montemixi sono ben 11 su 23, quindi diversamente da quanto esposto dalla Dirigente i bambini che invece confermeranno la loro frequenza l’anno prossimo in via Fermi saranno più numerosi”.
Le istituzioni vengono invitate “a fare una profonda riflessione che tenga veramente conto del benessere dei bambini; una riflessione puramente guidata dal buon senso soprattutto perché di fronte ai bambini e soprattutto di questa età riteniamo che il senso di responsabilità debba venire prima di ogni cosa.
Noi abbiamo una struttura che non è nemmeno paragonabile a quella che ci state proponendo e pur avendo già espresso la nostra comprensione verso gli interessi del Comune e della Regione e avendo anche dimostrato la nostra disponibilità a trovare una soluzione dobbiamo però ribadire che le condizioni non possono essere quelle che ci state proponendo perché non ci consentono di essere serene a pensare i nostri figli nel contesto prospettato.
Le confessiamo di essere incredule che venga chiusa una struttura come quella di via Fermi, in cui sono stati investiti tanti soldi e in tempi anche molto recenti per lavori probabilmente richiesti da chi dapprima lì ha pretesi per poi decidere per la chiusura dimostrando un enorme spreco e che invece venga tenuta aperta una struttura che necessita di grosse ristrutturazioni per la messa in sicurezza dei nostri figli”.
“Un altro aspetto molto importante riguarda i bagni. Il bagno per i disabili è fuori servizio e quelli rimanenti oltre che essere sprovvisti della decenza minima di una tavoletta in cui i bambini possano sedersi per espletare i loro bisogni fisiologici, sono oltretutto sprovvisti di un sistema di scarico idoneo alla forza e all’altezza di bimbi dell’età di chi frequenta la scuola dell’infanzia. I pulsanti di scarico sono infatti non funzionanti, posizionati troppo in alto e duri da premere persino per un adulto. Questo aspetto, ostacola l’autonomia che genitori e insegnanti cercano di stimolare quotidianamente in ogni bambino.
Aggiungiamo a questa lista di “cose che non vanno” che la sala mensa, anche se non ci capacitiamo di come sia possibile, è completamente sprovvista di un uscita di sicurezza.
Gli infissi non sono a prova di sicurezza di bambino, sia come altezza che come modalità di apertura dell’infisso stesso, non sono presenti rampe per disabili e a tutte queste cose tante altre ce ne sarebbero da aggiungere.
Tutte cose che riteniamo siano fortemente pericolose per i bambini frequentanti quella struttura.
Vorremmo inoltre portare alla sua conoscenza che l’anno prossimo i bambini che abbandoneranno la scuola di Montemixi sono ben 11 su 23, quindi diversamente da quanto esposto dalla Dirigente i bambini che invece confermeranno la loro frequenza l’anno prossimo in via Fermi saranno più numerosi”.
Le istituzioni vengono invitate “a fare una profonda riflessione che tenga veramente conto del benessere dei bambini; una riflessione puramente guidata dal buon senso soprattutto perché di fronte ai bambini e soprattutto di questa età riteniamo che il senso di responsabilità debba venire prima di ogni cosa.
Noi abbiamo una struttura che non è nemmeno paragonabile a quella che ci state proponendo e pur avendo già espresso la nostra comprensione verso gli interessi del Comune e della Regione e avendo anche dimostrato la nostra disponibilità a trovare una soluzione dobbiamo però ribadire che le condizioni non possono essere quelle che ci state proponendo perché non ci consentono di essere serene a pensare i nostri figli nel contesto prospettato.
Le confessiamo di essere incredule che venga chiusa una struttura come quella di via Fermi, in cui sono stati investiti tanti soldi e in tempi anche molto recenti per lavori probabilmente richiesti da chi dapprima lì ha pretesi per poi decidere per la chiusura dimostrando un enorme spreco e che invece venga tenuta aperta una struttura che necessita di grosse ristrutturazioni per la messa in sicurezza dei nostri figli”.