Insomma, riapre finalmente tra una settimana il primo tratto di via Roma. Ma il secondo? Rischiamo di non vederlo completato mai, o forse tra chissà quanti anni. Perchè il sindaco Massimo Zedda, con grande onestà, sottolinea i rischi del progetto già appaltato e finanziato ai tempi di Truzzu: “In tutta la seconda parte di via Roma, soprattutto sotto la Rinascente, ci sono talmente tanti reperti archeologici che il cantiere potrebbe andare a singhiozzo. Ci confronteremo con la Sovrintendenza per eventuali modifiche al progetto”. Si tratta di una grande incognita, una spada di Damocle per gli automobilisti cagliaritani, per i commercianti di via Roma e del Largo che saranno strozzati da un cantiere del quale non si conoscono i termini. Si tratterà di capire cosa troveranno le ruspe, anche se è facile intuire: lì sotto passano le vecchie mura della Karalis, il vecchio porto. E a poca distanza gli antichi acquedotti. Il sindaco Massimo Zedda precisa anche che proprio nell’appalto sono indicati anche i potenziali rischi di blocco del progetto, a quel punto dovrà essere il Comune a decidere se modificarlo, se fermarlo, insomma nessuno sa a Cagliari quando via Roma tornerà percorribile per le auto. Non era mai successo nella storia, sinchè qualcuno si è inventato con l’archistar la favoletta del bosco urbano.
La buona notizia è che finalmente il primo tratto di via Roma tra una settimana, quando saranno tracciati i nuovi parcheggi, sarà restituito ai cagliaritani. Ma il sindaco avverte: “Non conosciamo i tempi del cantiere del secondo tratto perchè nella zona della Rinascente, sul sottosuolo ci sono reperti archeologici importanti e c’è il rischio di blocchi o di eventuali modifiche al progetto”. Per non parlare di ripensamenti, perchè evidentemente la giunta Truzzu ha appaltato e finanziato un progetto che , a detta del primo cittadino attuale, non si è sicuri di potere realizzare. “Vedremo quello che sarà rinvenuto e ci confronteremo con la Sovrintendenza per decidere cosa fare- continua Massimo Zedda- abbiamo già visto quanto sono stati lunghi i tempi per il primo cantiere, circa due anni. Si tratta del punto in cui il centrodestra avrebbe voluto realizzare il famoso tunnel, che sarebbe stato bloccato immediatamente perchè non puoi scavare cancellando la storia della città. Vedremo, intanto cerchiamo di dare respiro rendendo pedonale il primo tratto da piazza Ingrao a via Napoli”.